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Clamoroso, 17 fuori rosa: caos totale, non potranno mai più giocare | “Vendeteli subito”: il mister non le manda a dire e si ‘accontenta’ dei 28

Stadio - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Stadio – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

I problemi del calcio mondiale? rose extra-large e monti stipendi insostenibili, ad ogni latitudine. Un top club vara una soluzione drastica.

Ad ogni sessione di mercato, in particolare quella estiva, si accompagna un tormentone. Un po’ come nella musica, dove per tradizione con cadenza annuale, anche non volendolo, ci ritroviamo a canticchiare motivetti che sembrano scritti ed arrangiati apposta per scandire i mesi più caldi dell’anno.

Tornando al calcio, il mercato 2024 potrebbe venire ricordato come quello degli esuberi. Non che si tratti di una novità assoluta, anzi da qualche anno capita sempre più spesso che i club abbiano a che fare con giocatori non ritenuti più funzionali, ma difficili da piazzare a causa di ingaggi troppo elevati. A complicare il tutto il fatto che, dall’altra parte, i calciatori stessi si guardano bene di ridursi gli emolumenti.

Quest’anno in particolare non c’è top club senza una lunga lista di “indesiderati”. Dal Napoli alla Roma, fino alla Juventus e all’Inter, solo per rimanere in Serie A. L’effetto è sempre lo stesso, quello di bloccare il mercato in entrata. Perché tutte le società succitate hanno iniziato il mercato a suon di acquisti, salvo poi arrestarsi di fronte alla difficoltà nel vendere chi non rientra più nei piani tecnici ed economici.

L’ultima settimana di trattative servirà anche a questo, a sbloccare qualche matassa intricata, ma la buona notizia per gli appassionati di calcio italiano è che c’è chi sta peggio. Per la precisione nella ricchissima Premier League c’è una società che ormai da tre anni ha intrapreso un percorso che dovrebbe essere virtuoso, ma che ad oggi ha prodotto solo una Torre di Babele.

Acquisti milionari, ma zero titoli: lo strano caso del Chelsea

Stiamo parlando del Chelsea, più lontano che mai dai fasti degli anni d’oro. Solo tre anni fa, nel 2021, i Blues sollevavano al cielo la seconda Champions della propria storia, superando di misura il Manchester City nella finale di Oporto. Thomas Tuchel dopo Roberto Di Matteo, mister eroe a sorpresa nel 2013, ma si trattò del canto del cigno di un club che dopo la fine dell’era Abramovich pare aver perso la strada maestra.

La politica intrapresa dal magnate statunitense Todd Boehly non ha infatti finora portato trofei, allontanando anzi la squadra dai quartieri alti della Premier. Campionati anonimi o quasi, come nei malinconici anni ’80, a dispetto di una montagna di denaro investito tra cartellini e ingaggi per giocatori giovani e futuribili, ma non ancora sbocciati.

Enzo Maresca - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Enzo Maresca – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Maresca fa piazza pulita al Chelsea: scatta l’epurazione

Il 6° posto della scorsa stagione ha lasciato in eredità la qualificazione alla Conference League, ma non è bastato a Mauricio Pochettino per salvare il posto. Boelhy si è affidato a Enzo Maresca, reduce dalla promozione con il Leicester. Rinverdire la gloriosa tradizione di allenatori italiani a Stamford Bridge basterà per tornare a primeggiare? Difficile nell’immediato, dal momento che l’ex allenatore del Parma è alle prese con il solito problema. Una rosa elefantiaca per non dire bulimica, che rende difficile il lavoro settimanale. Da qui, la decisione clamorosa assunta dal tecnico.

Già alla vigilia della prima di campionato, persa contro il Manchester City, Maresca ha fatto sapere al club che ben 17 dei 45 giocatori attualmente sotto contratto non rientrano nei suoi piani e devono pertanto essere ceduti. “Avere così tanti calciatori non è una buona cosa. Non sono io a dover cercare una soluzione, ci sta pensando la dirigenza” le parole di Maresca. Tra questi, oltre al “solito” Lukaku, ci sono altri nomi illustri come il portiere Kepa, rientrato dal prestito al Real Madrid, il difensore Chalobah e l’attaccante Broja, a lungo nel mirino di club italiani, oltre a Raheem Sterling e a Cesare Casadei. Tutti bocciati senza appello e tutti da piazzare entro il 30 agosto. Missione impossibile? Per il momento la risposta del club è stata ben diversa, continuando a pensare alle entrate con il colpaccio Joao Felix…