Napoli, parte la rivoluzione: da Capodichino al capo (non) chino di Conte. Ora il Ciuccio vuole reagire e ruggire
Il tracollo di Verona è alle spalle: De Laurentiis accoglie l’appello di Conte, azzurri scatenati sul mercato.
Come rialzarsi dopo uno scivolone imprevisto? Se lo stanno chiedendo in casa Napoli, dopo il tracollo di Verona. Provare a guardare al futuro con ottimismo è la prima regola. Magari attraverso il pensiero che una stagione peggiore di quella dell’anno scorso sarà impossibile da vivere.
E poi, come non aggrapparsi all’inevitabile scaramanzia? Il debutto in campionato al Bentegodi non ha infatti certo rappresentato una prima assoluta nella storia degli azzurri. Anche i tifosi più distratti ricorderanno un paio di precedenti, datati 1984 e 2022. Esiti opposti, ma annate comunque memorabili, in quanto rispettivamente inizio dell’era Maradona e dell’epica stagione del terzo scudetto.
Ebbene, proprio nel 1984 il Napoli cominciò la Serie A con un ko a Verona, per 3-1. La prima in campionato del Pibe de Oro passò quasi inosservata di fronte allo show dei gialloblù, futuri campioni d’Italia. Insomma, i margini per sperare ci sono, perché se è vero che quel Napoli chiuse con un mediocre 8° posto, quella stagione funse da prova generale per il ciclo trionfale degli anni successivi.
Antonio Conte non vuole comunque ovviamente sentire neppure parlare di concludere il campionato nelle retrovie e con lui i tifosi e il presidente De Laurentiis. Il volto scuro del tecnico salentino alla vigilia della prima di campionato e dopo la scoppola subita dall’Hellas rappresentano al meglio il momento di incertezza e delusione che si respira all’interno dell’ambiente.
Conte chiama, De Laurentiis risponde: il mercato del Napoli si accende
Tra frecciate alla società sul mercato e discorsi più generali circa l’invito a non creare aspettative eccessive per quello che è già stato definito come “l’anno zero”, Conte non si è risparmiato e neppure nascosto. Ciò non toglie che l’ex tecnico di Juventus e Inter non abbia assolutamente voglia di smettere di lottare. E De Laurentiis con lui.
Le “picconate” contiane non sembrano infatti avere scalfito la fiducia che ADL nutre nei confronti del nuovo tecnico e neppure aver infastidito l’indole presidenziale. Un segnale incoraggiante circa la volontà di costruire un percorso insieme, cercando di superare le inevitabili difficoltà. E a proposito di segnali, di molto forti ne sono arrivati sul mercato già dopo il pomeriggio da incubo in terra veronese.
Lukaku e non solo: svolta Napoli, Conte accoglie quattro volti nuovi
Lo sbarco in città di David Neres fa infatti sorridere Conte. L’esterno offensivo brasiliano è stato acquistato dall’Ajax per 28 milioni e sarà a disposizione già per la prima al Maradona contro il Bologna, per formare con Kvaratskhelia la coppia di fantasisti alle spalle della prima punta. Che ora non c’è, ma ci sarà a brevissimo…
Stando lo stallo del caso Osimhen, destinato a risolversi solo negli ultimi giorni di mercato, De Laurentiis e il ds Manna vogliono infatti portare subito a Castelvolturno Romelu Lukaku.
Il bomber belga è da settimane l’erede scelto del nigeriano e non vede l’ora di riabbracciare Conte. Il mercato in entrata non finirà comunque qui, perché per il centrocampo si vuole accelerare la chiusura per Billy Gilmour del Brighton e verificare la fattibilità dell’affare Scott McTominay del Manchester United. Il tutto senza aspettare che si sblocchino le cessioni. Il modo migliore per far tornare il sorriso a Conte e a tutto l’ambiente.