“Mercato chiuso? Solo quando lo dico io”: Ibra scatenato con la stampa, ma suona come una risposta a Fonseca
La personalità dell’ex attaccante è ormai emersa anche come dirigente: le parole che fanno sognare i tifosi e la frecciata al mister.
Un uomo solo al comando. E non siede in panchina… almeno per il momento. Il nuovo Milan è nato sotto la stella di Zlatan Ibrahimovic, per buona parte della tifoseria la vera rivelazione dell’estate rossonera nel suo nuovo ruolo di Senior Advisor di RedBird. Che sembra però già stargli stretto.
L’ex attaccante ha infatti vestito, tutt’altro che malvolentieri, i panni del vero e proprio frontman della società. Dopo mesi trascorsi da parte di tifosi e addetti ai lavori a chiedersi quale fossero davvero i compiti di Zlatan all’interno della società e a cercare di convincersi che non si trattasse solo di un uomo immagine, la risposta à arrivata. Fragorosa.
Fin dall’inizio del mercato estivo, infatti, Ibra ha letteralmente preso in mano la situazione, dal punto di vista mediatico e non solo. Forte della carta bianca assegnatagli dal presidente Gerry Cardinale, lo svedese ha preso sempre più fiducia all’interno delle dinamiche di mercato, ma soprattutto davanti ai microfoni.
Non che prima gli fosse mai mancata… la parlantina, ma esporsi davanti alle telecamere da giocatore è un conto, farlo da rappresentante della società e di fatto di un’intera area mercato è decisamente un altro. Dopo qualche giorno di vacanza, coinciso tuttavia con lo sbarco a Milano del nuovo allenatore Paulo Fonseca, Ibrahimovic è stato di fatto onnipresente nell’estate milanista.
È il Milan di Ibrahimovic: dal mercato alle conferenze, che show!
Lo abbiamo visto a Berlino per la finale di Euro 2024, a tifare per il rossonero in pectore Alvaro Morata, con il quale Zlatan si era già confrontato al telefono per convincerlo della nuova destinazione. E in precedenza lo abbiamo visto alla presentazione dello stesso Fonseca, con tanto di frecciatina al portoghese circa la necessità, non rinviabile, di vincere trofei, al plurale.
Poi ancora al Trofeo Berlusconi, tra vecchi e nuovi amici, e ovviamente in tribuna a San Siro per la prima di campionato contro il Torino, poche ore dopo aver fatto il punto sul mercato annunciando l’arrivo di Youssouf Fofana, il centrocampista che tanto mancava alla squadra, come dimostrato anche dalla stessa gara contro i granata.
Ibra in cattedra: nuovo messaggio a Fonseca
In quell’occasione Ibra ha risposto alle pressanti domande dei giornalisti circa le prossime mosse del mercato del Milan. Fonseca aveva anticipato come Fofana sarebbe stato l’ultimo acquisto, ma Zlatan ha tenuto a ribadire, ovviamente a modo proprio, il diritto all’ultima parola sul tema: “Il mercato finirà quando lo dirò io”. Un’altra frecciata al mister? Forse, di sicuro lo è stata la frase seguente circa la tempistica del mercato: “I quattro acquisti fatti erano già obiettivi ancora prima di scegliere l’allenatore”.
Tant’è, dopo aver elogiato le caratteristiche di Fofana (“È un giocatore completo, che sa spaccare le linee e sa fare gol”), Ibrahimovic ha ribadito che “L’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto”, prima di mandare un vero e proprio avviso a Fonseca, seppur dopo un elogio: “Abbiamo preso un allenatore con una mentalità nuova rispetto al passato, per questo puntiamo a primeggiare ovunque. Siamo al top in Italia, l’obiettivo è tornarci anche in Europa”. Chi se lo immaginava uno Zlatan più incisivo da dirigente che da giocatore?