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Osimhen, notizia terribile: doccia gelata per i tifosi, e nel momento peggiore I Adesso sì che Conte è nei guai

Victor Osimhen - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Victor Osimhen – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il futuro del centravanti nigeriano continua a essere avvolto nel mistero: l’ultimo aggiornamento getta nello sconforto il Napoli.

Ci sono trattative di mercato destinate a prolungarsi fino al termine della sessione. I classici tormentoni, buoni per tenere testa l’attenzione degli appassionati del genere anche nei giorni meno calcistici dell’anno. Quelli tra la fine del campionato e l’inizio dei ritiri e magari anche quelli a cavallo di Ferragosto.

Perché, si sa, il mercato non va quasi mai in vacanza, ma la durata extra-large della sessione estiva comporta delle inevitabili fasi di riflessione, utili a tutte le parti in causa per riflettere sulla strategia migliore per districare i nodi. Abbassare la richiesta? O alzare la proposta? O ancora, dalla parte del giocatore, rimodulare le pretese in fatto d’ingaggio?

L’affaire Osimhen ha già vinto per distacco l’oscar del tira e molla estivo 2024. Il centravanti nigeriano è un separato in casa a Napoli di fatto da ben più di tre mesi, dal momento che il gelo tra le parti era calato già nella parte finale del disastroso campionato passato, chiuso al 10° posto dalla squadra con lo scudetto sulle maglie.

Victor aveva già iniziato la stagione con il muso lungo a causa di quel contratto non ancora rinnovato nonostante le meraviglie mostrate in Serie A come in Champions durante la stagione coronata dalla conquista del Tricolore. Le parole di fuoco intercorse tra l’agente del nigeriano e De Laurentiis non avevano aiutato a svelenire il clima, mentre già i risultati non arrivavano.

Osimhen-Napoli: cronaca di un amore finito

Neppure il rinnovo “ponte” è tuttavia servito a riportare il sereno. Anzi, quella firma fino al 2026 con clausola rescissoria da 130 milioni e ingaggio da 10 netti si è di fatto trasformata in una prigione tutt’altro che dorata per ambo le parti. In un mercato povero come non si vedeva da anni le pretendenti per Osimhen scarseggiano, ma il Napoli ha bisogno di cederlo per finanziare la seconda parte del mercato.

Insomma, la classica situazione “bloccata”, per dirla con Antonio Conte. Il problema è che, a differenza di tanti altri tormentoni estivi, qui la soluzione proprio non si intravede. Anzi, appena si apre uno spiraglio lo stesso si chiude quasi immediatamente. Certo, immaginare solo una dozzina di mesi fa che i tifosi del Napoli potessero arrivare ad attendere con trepidazione una proposta per il proprio centravanti sembra paradossale, ma tant’è.

Antonio Conte - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Antonio Conte – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il PSG snobba ancora Osimhen: il mercato del Napoli non si sblocca

Il domino dei centravanti quest’anno non è di fatto mai partito, ma se qualcosa può ancora succedere in questa coda di mercato le attenzioni di De Laurentiis devono essere rivolte al Chelsea e non al PSG. I campioni di Francia non si sono mai interessati a Osimhen e non inizieranno a farlo neppure adesso che Luis Enrique dovrà fare a meno per alcuni mesi di Gonçalo Ramos, fuori causa per tre mesi per un infortunio alla caviglia. Ad anticiparlo su ‘X’ è Kaveh Solhekol, giornalista di Sky Sports UK.

Subito dopo il ko del portoghese radiomercato era tornata ad affiancare Osimhen al PSG, ancora a caccia dell’erede di Mbappé: “Ramos dovrebbe essere out solo pochi mesi, , ma al momento sembra esserci poca prospettiva per Osimhen a Parigi“ ha aggiunto Solhekol. Qualcosa di simile a una sentenza, spiegata dal giornalista con “Il prezzo richiesto dal Napoli” che “ha portato il PSG a virare su altri profili”. Un guaio grosso per Conte, che vede complicarsi l’arrivo di Lukaku, erede designato da tempo di Victor. Aprire una trattativa in extremis con il Chelsea sulla base di uno scambio con conguaglio sembra essere l’unica soluzione, ma il rischio per ADL, che ha già rinunciato a incassare la cifra della clausola. sarebbe quello di mettere a bilancio per Victor una cifra di molto inferiore al preventivato.