Dal poker dei debuttanti al sogno: Dea affamata più che mai con gli esordienti I E Gasp ne azzecca ancora un’altra
I casi di mercato scuotono l’ambiente, ma l’Atalanta non si scompone: l’ottimo inizio di stagione fa sognare tecnico e tifosi.
La forza dei giovani, la solidità dell’ambiente, la maturità della tifoseria e le qualità di un allenatore “stratega”, per dirla con Arrigo Sacchi, di un tecnico cinque stelle in grado di vestire all’occorrenza i panni del tattico o quelli dell’operaio pronto a sporcarsi le mani per assemblare una “macchina” nuova.
Sono questi in sintesi i pregi della nuova Atalanta, che ha cominciato al meglio la stagione che segnerà il ritorno in Champions League dopo un anno di assenza. Anno peraltro concluso nel migliore dei modi, con quel trionfo in Europa League che è già storia, grazie alla lezione impartita al Bayer Leverkusen degli (ex) invincibili.
L’Atalanta non potrà quest’anno difendere il titolo dell’Europa League, ma si tratta di una “delusione” non certo avvertita dall’ambiente. Il nuovo regolamento delle coppe europee non prevede infatti più la retrocessione da una competizione all’altra al termine della prima fase. Poco male, all’alba di un’annata che si preannuncia molto stimolante.
De Roon e compagni daranno il massimo per cercare di superare la prima fase della Champions, in caso contrario si ritufferanno sul campionato, con il chiaro obiettivo di bissare un posto tra le prime quattro e staccare quindi ancora il biglietto per l’Europa più importante. Del resto è questa la dimensione ormai assunta da società e squadra, come dimostrato dalle prime uscite stagionali.
Atalanta più forte delle voci: Gasp cala subito il poker
La vigilia di Ferragosto a Varsavia, infatti, i nerazzurri si sono giocati con onore la Supercoppa Europea contro il super Real Madrid di Carlo Ancelotti, campione d’Europa e rinforzato dall’arrivo di Kylian Mbappé. Considerando l’emergenza con cui l’Atalanta si è presentata alla sfida, la sconfitta per 2-0 dopo aver giocato un tempo alla pari con il Blancos è da considerarsi un successo.
Non a caso i tifosi hanno applaudito a lungo i propri beniamini al termine della notte polacca, per poi spostare l’attenzione verso la prima di campionato a Lecce. Peccato che l’avvicinamento alla sfida contro i giallorossi sia stato macchiato dal caso Lookman. L’eroe di Dublino non è voluto scendere in campo al Via del Mare, distratto dalle voci di mercato che lo danno vicino al PSG. Un fulmine a ciel sereno, che non ha però portato conseguenze.
È la Dea dei volti nuovi: debutto da sogno per Brescianini e Retegui
Se infatti società e allenatore avrebbero fatto a meno di questo fuoriprogramma, dovendo già gestire la voglia di fuga di Teun Koopmeiners, a Lecce si è avuta la miglior risposta possibile da parte di un gruppo compatto e uscito rinforzato dal mercato. La resistenza della squadra di Gotti è durata appena un tempo, chiuso comunque sotto di due reti, prima che altrettanti palloni terminassero alle spalle di Falcone. A Lecce dal primo minuto si è vista un’Atalanta con appena due volti nuovi e proprio Marco Brescianini e Mateo Retegui sono andati a segno con una doppietta a testa. Perfetti i due inserimenti senza palla del centrocampista, letale il colpo di testa dell’italo-argentino, freddo poi dal dischetto in avvio di ripresa.
Due prestazioni maiuscole e sorprendenti, considerando il poco tempo avuto per inserirsi dai due, rispettivamente strappato in extremis al Napoli e arrivato a inizio agosto dopo l’infortunio di Scamacca. È insomma una Dea che gira alla perfezione, permettendo ai nuovi di inserirsi facilmente. A completare la festa c’hanno poi pensato altri due esordi, quello del difensore inglese Ben Godfrey, arrivato dall’Everton e al quale serve tempo per integrarsi, e di Federico Cassa, centrocampista classe 2006, uno dei gioielli del vivaio. La nuova Atalanta è già pronta: concorrenza avvisata.