Kvara, malessere in campo: esce col Verona, ma cos’ha? Infortunio o ‘mal di pancia’ di mercato, i tifosi tremano e si dividono
Il tracollo del Napoli al Bentegodi apre la prima crisi dell’era Conte: tecnico infuriato e spuntano dubbi anche sul futuro del georgiano.
Tutto pensava Antonio Conte, meno che vedere applicata la Legge di Murphy già meno di due mesi dopo la promettente presentazione come nuovo allenatore del Napoli, nella cornice di Palazzo Reale con tanto di stretta di mano con il presidente De Laurentiis e sorrisi d’ordinanza.
Era il 28 giugno e il campionato di Serie A riaccoglieva uno dei grandi protagonisti del decennio precedente, vincitore di quattro scudetti sulle panchine di Juventus (tre) e Inter (uno), con in mezzo trionfi anche al Chelsea e una buona seppur breve avventura come ct della nazionale italiana.
Vero, al tecnico salentino è finora sempre mancata l’affermazione in campo internazionale, ma non poteva questo essere un problema per un Napoli senza coppe europee per la prima volta dopo 15 anni e desideroso di riscattare il 10° posto della scorsa stagione. Ebbene, da quel giorno, anzi da pochi giorni dopo, quelli che hanno seguito i primi, illusori innesti di mercato, la situazione si è ribaltata.
I primi due impegni ufficiali della stagione sono stati da incubo. Vittoria ai rigori in Coppa Italia contro il Modena e tracollo a Verona alla prima giornata di Serie A. In mezzo, lo sfogo, educato, ma fermo, di cui lo stesso Conte è stato protagonista in conferenza alla vigilia del match del Bentegodi. Parole all’insegna dello stupore e della preoccupazione per un mercato bloccato, ripetute dopo lo 0-3 contro i gialloblù.
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Peggior partenza non era quindi possibile, ma come detto continua a piovere sul bagnato. “Quando una cosa deve andare male, andrà sicuramente peggio” recita la Legge e allora i tifosi azzurri e l’allenatore devono addirittura guardare con preoccupazione anche allo scorcio finale di mercato. Dal caso Osimhen ad un Lukaku sempre in standby, alle tante trattative in uscita bloccate, fino a possibili, nuove e clamorose partenze last minute.
Dulcis, si fa per dire, in fundo, il problema infortuni. Alla fine di un primo tempo non esaltante, ma comunque dignitoso, infatti, il Napoli di Verona ha dovuto rinunciare a Khvicha Kvaratskhelia. L’esterno georgiano ha infatti subito un colpo alla testa nei minuti conclusivi della prima frazione, che gli ha impedito di tornare in campo nella ripresa, durante la quale si è consumato il tracollo del Napoli, e che l’ha anzi costretto a trascorrere quattro ore in ospedale per accertamenti.
Kvaratskhelia chiede il cambio contro il Verona: i malumori del georgiano spaventano i tifosi
Una domenica da incubo quindi per il numero 77, reduce da un Europeo da protagonista con la Georgia rivelazione, e oggi unico motivo di speranza al quale aggrapparsi per i tifosi azzurri. “Sta abbastanza bene” ha detto Conte nel post-partita. La sua presenza in campo per la prima al Maradona contro il Bologna non sembra in discussione. Mercato permettendo. Neppure per il futuro del georgiano ci sono infatti certezze assolute.
Le sirene delle big straniere, dal PSG al Chelsea, non sono ancora risuonate con forza per Kvara, ma si sa che la coda del mercato è imprevedibile. Quel contratto ancora da rinnovare, le scintille con i rappresentanti del georgiano e anche il difficile momento della squadra non fanno stare tranquilli i tifosi. Improbabile, comunque, che De Laurentiis stia ad ascoltare eventuali offerte in arrivo per Khvicha, pena il rischio che la rabbia di Conte, finora controllata, esploda in maniera imprevedibile, al punto da mettere in discussione il proseguimento di un progetto appena nato.