Basta, mi ritiro: ecco la buonuscita I Scelta drastica, ma la Juve si è affrettata a accontentarlo senza lacrime
La lista degli esuberi in casa bianconera è lunga. Un top player ha deciso il proprio futuro: l’addio ai bianconeri e al calcio è a un passo.
Il calciomercato viene chiamato in gergo “campagna acquisti”. Già, come se nel pallone di oggi contasse “solo” comprare. Forse è così per i tifosi, e peraltro neppure per tutti, bensì per coloro che seguono le sorti della propria squadra in modo visceralmente appassionato, ma anche un po’ “demodé”.
Sì, perché la maggioranza di chi segue il calcio con qualche colore nel cuore è infatti ormai consapevole di quanto, per restare al passo con i tempi, sia necessario… far di conto. Serve quindi la figura del tifoso-“ragioniere”, se non addirittura intenditore di finanza. Per lo stesso motivo, in sede di mercato, non ci si può interessare solo degli acquisti, bensì anche, se non soprattutto, delle operazioni in uscita.
Affari indispensabili per far quadrare i conti oltre che per finanziare gli innesti da effettuare, invocati più o meno a gran voce dagli allenatori. Peccato che cedere sia tutt’altro che semplice nel mercato di oggi, perché deve ancora essere smaltiti tanti ingaggi “vecchio stile”, insostenibili da buona parte dei club, anche top.
Ingaggi fatti firmare qualche anno fa e quindi validi e che devono essere riconosciuti ai calciatori. Come fare? Trattando rescissioni e buonuscite, con la conseguenza di rallentare le altre operazioni. Dal Napoli alla Roma, passando per la Juventus, tante sono le grandi di Serie A alle prese con ingaggi da “altro calcio” percepiti da giocatori che non rientrano più nei piani. L’elenco è lunghissimo e permetterebbe di comporre un paio di formazioni in grado di garantire una classifica più che dignitosa.
Juventus, tifosi in festa: svolta in arrivo per il mercato in uscita
Si pensi alla sola Juventus, che ha tuttora in rosa una serie di esuberi finora ignorati dal mercato italiano e internazionale, pur trattandosi di giocatori di esperienza e con parecchi caps nelle rispettive nazionali. Da Arthur a McKennie, da De Sciglio a Kostic, la lista è molto lunga, per la disperazione di Cristiano Giuntoli, alle prese con una vera e propria lotta contro il tempo.
Diversa è la situazione di due veri e propri top players come Federico Chiesa e Wojciech Szczesny, per i quali alle valutazioni tecniche si aggiungono quelle economico-patrimoniali. Entrambi in scadenza nel giugno 2025 e “detentori” di ingaggi molto onerosi, la società ha fatto e sta facendo il possibile per cederli, ma finora senza risultati. Per il portiere polacco però la svolta è in arrivo e può portare a un epilogo piuttosto clamoroso.
Juve e Szczesny ai saluti: il portiere medita l’addio al calcio
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ i dirigenti bianconeri e l’entourage di Szczesny hanno infatti trovato l’accordo per la buonuscita. Al polacco andranno 4 milioni sull’unghia, rispetto ai 6,5 netti che avrebbe dovuto percepire nell’ultimo anno di contratto con la Juventus. Un discreto risparmio per i bianconeri e a quel punto toccherà all’ex romanista decidere il proprio futuro, che potrebbe essere lontano dal calcio. Secondo la Rosea, infatti, “Tek” starebbe anche valutando l’ipotesi del ritiro. A 34 anni e mezzo Szczesny, fresco di addio alla Polonia dopo il deludente Euro 2024, ha già dichiarato di non essere interessato ad eventuali proposte arabe.
Anche l’ipotesi di fare da secondo in top club internazionali non sembra allettarlo, così come di andare a caccia di un ingaggio (inferiore) in società medio-piccole che pure gli garantirebbero la titolarità. Come il Monza, il cui ad Galliani ha pensato per qualche tempo a corteggiare Szczesny: “Noi non c’entriamo. So che cosa farà Szczesny, ma non sono autorizzato a dirlo” ha detto l’esperto dirigente a margine del Trofeo Berlusconi. Forse a breve a parlare sarà il diretto interessato…