Botte da orbi in campo, se le sono date di santa ragione I Scontro da Wresting, altro che amichevole d’Agosto
Fuoriprogramma poco edificante per l’estate della Lazio: lunghi attimi di tensione durante l’amichevole giocata in terra inglese.
Le amichevoli estive? Un buon modo per rifinire la preparazione, a patto di non incappare in gravi infortuni, ma neppure in sconfitte potenzialmente in grado di innervosire l’ambiente complicando la marcia d’avvicinamento verso gli impegni veri.
Quello dei test pre-stagionali è un capitolo ormai irrinunciabile per tutte le squadre di calcio, senza distinzioni di latitudini e categorie. A cambiare, semmai, nel corso dei decenni, è stato il target degli avversari. L’era delle gare contro le formazioni dilettantistiche della montagna, quelle che terminavano con scarti in doppia, appartiene infatti ormai al passato.
Se ancora se ne trova qualche esempio capita a luglio, dopo i primissimi giorni di preparazione. Poi, appena le gambe iniziano a girare, ecco che fioccano amichevoli più o meno di lusso, internazionali o no, ma sempre contro formazioni di pari livello o al massimo di una o due categorie inferiori. Gare sicuramente più utili ai tecnici per trarre indicazioni, ma anche meno “romantiche”, oltre che più… pericolose.
Quando infatti ad affrontarsi sono squadre professionistiche il livello di agonismo cresce in maniera spontanea. Si aggiunga la volontà, da parte delle squadre più blasonate, di evitare brutte figure ed ecco che infortuni e tensione rischiano di diventare compagni di avventura troppo frequenti anche quando in palio non c’è nulla.
Quando l’amichevole si trasforma in una rissa: che caos in Southampton-Lazio!
Ne sa qualcosa l’Atalanta, che nell’amichevole contro il Parma ha perso per tutta la stagione Gianluca Scamacca. Quanto al nervosismo, la storia recente e non del calcio è piena di risse clamorose scoppiate durante le amichevoli estive. Come dimenticare i pugni volati tra Edgar Davids e Cosmin Contra nel 2002 durante una sfida tra Juventus e Milan? Ebbene, qualcosa di molto simile è accaduto in Inghilterra.
Il St. Mary’s Stadium di Southampton ha fatto da cornice alla partita tra i Saints padroni di casa e la Lazio. Per i tifosi locali un modo per festeggiare il ritorno in Premier League, a pochi giorni dal via del campionato, mentre per Baroni è stata l’occasione per saggiare la condizione della propria squadra e per prendere confidenza con il palcoscenico europeo. Peccato per un inatteso e sgradevole fuori programma.
Alcaraz, Romagnoli & c: il St. Mary’s diventa un ring
Se infatti l’1-1 finale ha dato buone indicazioni ai biancocelesti in particolare nel secondo tempo, non solo per il bel gol di Castellanos, a rovinare tutto è stata la furibonda rissa scoppiata nel secondo tempo, che ha coinvolto parecchi giocatori di entrambe le squadre. Le immagini hanno fatto il giro del mondo sui social e se è vero che tenere alto il livello di tensione può fare bene, lo è altrettanto che esagerare è sempre sbagliato. Tra i protagonisti dei misfatti ci sono stati l’ex juventino Carlos Alcaraz, tornato al Southampton in estate per fine prestito, e alcuni giocatori della Lazio, Romagnoli e Cataldi su tutti.
Il centrocampista ha acceso la miccia reagendo ad un’entrata pericolosa di un avversario e da quel momento l’escalation è stata irresistibile. Alcaraz ha cercato di difendere i compagni e Romagnoli ha fatto altrettanto con i propri. Risultato: pugni in aria, cinque contro cinque e situazione che è tornata alla normalità a fatica anche dopo l’intervento delle panchine. E pensare che, in concomitanza con l’inizio del match, radiomercato ha riportato l’interessamento della Lazio proprio per Alcaraz. Chissà che la più inattesa delle trattative non sia l’occasione per chiarirsi e fare pace…