È saltato tutto: accordo chiuso e visite mediche pronte, poi il dietrofont I Il Napoli resta di sale, la Dea gli volta le spalle sul più bello
Antonio Conte scalpita: gli innesti richiesti a centrocampo non arrivano e spunta un’indiscrezione su una cessione saltata in extremis.
Dall’entusiasmo alla preoccupazione. Tutto nel breve volgere di poche settimane. Benvenuti alla fiera dell’imprevedibile e dell’umoralità che è il calcio d’estate. Tra alti e bassi sul mercato, ma anche sul campo a causa degli esiti delle amichevoli, nessuna big della Serie A ha trascorso una fase di preparazione davvero serena.
Dalla Juventus di Thiago Motta, cantiere ancora apertissimo tanto a livello di rosa da costruire, che di filosofia di gioco da trasferire ai giocatori, fino all’Inter campione, di fatto ferma agli innesti a parametro zero definiti in primavera, passando per il nuovo Milan di Paulo Fonseca, partito ad handicap sul mercato. E il Napoli?
Sulla carta gli azzurri sembravano essere messi meglio rispetto alle rivali, grazie alla scarica di adrenalina e di entusiasmo portata dalla decisione di Aurelio De Laurentiis di puntare in panchina su Antonio Conte per il piano di rilancio dopo la terribile annata del post-scudetto, chiusa addirittura al 10° posto.
La presentazione in grande stile e le prime mosse di mercato del neo ds Manna avevano fatto sognare i tifosi, ma poi inesorabile è arrivata l’”inchiodata”. Tra il caso Osimhen che non accenna a risolversi e qualche delusione dalle amichevoli il pessimismo è già quasi tornato a fare capolino dalle parti di Castelvolturno.
Napoli-Atalanta, trattativa segreta per un nazionale: il ko di Scamacca fa saltare tutto
Per fortuna tra poco si inizierà a fare sul serio, dal momento che la prima ufficiale del nuovo Napoli è in programma già per il primo weekend di agosto, in Coppa Italia contro il Modena. Quel che è certo, però, è che a bloccare le altre operazioni in entrata del club non è solo la matassa Osimhen, bensì altre cessioni che non si sono ancora materializzate. Una in particolare, benché inattesa, era già stata definita, ma è saltata a causa di un imprevisto sgradito a tutti.
Come rivelato su X da Michele Criscitiello, infatti, dopo averlo voluto testare in ritiro, Conte aveva dato il via libera alla partenza di Michael Folorunsho. Il centrocampista della nazionale, di rientro dal prestito al Verona, era stato scelto dall’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Tutto era stato definito anche nei dettagli, con 15 milioni pronti a entrare nelle casse del Napoli. Tuttavia il grave infortunio subito da Gianluca Scamacca ha fatto saltare l’operazione.
Napoli, quale futuro per Folorunsho? La sua mancata cessione blocca il mercato in entrata
A firme non ancora avvenute, e una volta avuta l’ufficialità del lungo stop che attende il centravanti, la dirigenza dell’Atalanta avrebbe contattato quella del Napoli, per tirarsi indietro dall’operazione Folorunsho. Scamacca, vittima della rottura del crociato del ginocchio sinistro durante l’amichevole contro il Parma, dovrà stare lontano dai campi per almeno sei mesi.
Va quindi da sé che l’Atalanta dovrà concentrare le proprie strategie di mercato, oltre a una buona parte del budget a disposizione, all’individuazione di un nuovo centravanti. Folorunsho non è quindi più una necessità, almeno per il momento. Per il Napoli si tratta di una doccia fredda che rischia di rallentare le trattative in entrata per il centrocampo sugli obiettivi già individuati da tempo, lo scozzese Billy Gilmour del Brighton e Mattia Brescianini del Frosinone.