Infortunio terribile: ha fatto crack I Altro che DEA bendata, la sfortuna con lui ci vede benissimo: tutti i compatni e i tifosi disperati
La penultima domenica senza impegni ufficiali rischia di essere stata fatale per un big della Serie A: il serio infortunio tiene tutti con il fiato sospeso.
Cogliere utili indicazioni dal punto di vista tattico, in particolare per l’inserimento dei nuovi, rifinire la preparazione e non subire gravi infortuni. Sono queste le esigenze con cui gli allenatori si affacciano alle ormai immancabili amichevoli pre-campionato.
C’erano una volta i test contro formazioni dilettantistici, magari poco indicativi, ma a proprio modo storici nel calcio di un tempo. Risultati a due cifre, sparring partner composti da squadre a volte improvvisate all’istante e per le quali era già un successo trovare il proprio tabellino sui quotidiani del giorno successivo.
Va da sé che i giocatori in questione ben si guardavano da effettuare falli pericolosi, per evitare di mettere a repentagli la salute dei loro colleghi più famosi (e ricchi). Da ormai parecchi anni, tuttavia, la moda dei test di lusso ha preso piede in maniera irrefrenabile. Anzi, da qualche tempo si è registrata una leggera inversione di tendenza.
Sempre di più sono infatti i club che decidono di rinunciare alle ricche tournée internazionali, che mettono a disposizione parecchi milioni, ma che sono anche rischiose, quando non controproducenti, nell’economia della preparazione, costringendo i giocatori a sostenere partite vere con troppi pochi giorni di preparazione nelle gambe.
Atalanta, domenica da incubo a Parma: tracollo e grave infortunio
Eppure, non c’è squadra di Serie A, ormai, che non effettui almeno un’amichevole contro una pari grado, schierando la formazione titolare. Il risultato conterà anche poco, ma su eventuali infortuni, purtroppo, non si può tornare indietro. Ne sanno qualcosa l’Atalanta e soprattutto Gian Piero Gasperini, che rischia di ricordare la gara giocata sul campo del Parma come uno dei momenti peggiori della stagione.
L’infortunio accusato da Gianluca Scamacca nel corso del primo tempo del match del Tardini sembra infatti molto grave. Il centravanti della nazionale ha subito un’iperestensione del ginocchio sinistro nel finale della prima frazione, cercando di agganciare in area un lancio di Ruggeri. Il 9 atalantino si è immediatamente accasciato a terra, circondato da compagni ed avversari che hanno invocato l’intervento dello staff medico nerazzurro.
Scamacca shock: il ginocchio cede, Gasperini trattiene il respiro
Scene che solitamente accompagnano un infortunio grave e seguite dai gesti degli stessi medici e massaggiatori della Dea, che hanno indicato a Gasperini la necessità di effettuare la sostituzione. Scamacca ha lasciato spazio a De Ketelaere, uscendo dal campo sostenuto dai dottori e senza riuscire a poggiare l’articolazione a terra, oltre che scuotendo vistosamente il campo.
Le prime indicazioni parlano di un trauma distorsivo, ma il timore è che si tratti di una rottura del legamento crociato. Per i bergamaschi sarebbe una vera e propria tegola, due mesi dopo l’analogo, grave infortunio subito da Giorgio Scalvini all’ultimo minuto dell’ultima partita di campionato contro la Fiorentina e a due settimane dall’inizio della preparazione e a 10 giorni dalla Supercoppa Europea di Varsavia contro il Real Madrid. Scamacca, atteso dalla stagione della conferma dopo l’ottima annata al debutto con la Dea, rischia di perdere l’intera stagione. E il club dei Percassi di tornare sul mercato per ingaggiare un centravanti.