Chiesa-Inter, proposta shock e salta il banco: il dispetto è consumato, ma a metterlo alla porta sono stati loro
Nella nuova Juventus di Thiago Motta non ci sarà posto per l’esterno: i campioni d’Italia mettono a punto la strategia per il colpaccio.
Aspettando la prima vittoria, ci si è dovuti accontentare dei primi gol. Il pre-campionato della Juventus prosegue a piccoli passi. Dopo lo 0-3 contro il Norimberga, la “creatura” di Thiago Motta non è infatti andata oltre il pareggio nel secondo test della stagione, sabato 3 agosto a Pescara contro il Brest. In svantaggio nel primo tempo, i bianconeri avevano ribaltato il risultato grazie al rigore trasformato da Vlahovic e al colpo di testa di Danilo, salvo poi subire la rete del definitivo 2-2 in contropiede nei minuti finali.
Nulla comunque che possa togliere al tecnico italo-brasiliano il sorriso per l’inizio della nuova, elettrizzante avventura. Qualche preoccupazione in più si registra invece all’interno della tifoseria bianconera in vista dell’inizio ufficiale della stagione, in programma lunedì 19 agosto allo Stadium contro il Como neopromosso, con il chiaro obiettivo di conquistare i primi tre punti della stagione.
Va però da sé che le 24-48 ore in più che la squadra avrà a disposizione per rifinire la preparazione e magari concludere qualche altra operazione di mercato non faranno la differenza nell’avvicinamento al primo impegno vero della stagione. Già alla terza giornata peraltro è in programma la partita contro la Roma, sempre in casa, e per quella data la rosa sarà stata sicuramente ultimata.
Il Football Director Cristiano Giuntoli, pur presente a Pescara per assistere alla partita contro il Brest, sta infatti lavorando assiduamente con i propri collaboratori, dal momento che alla rosa a disposizione di Thiago mancano ancora diversi “petali” per quella che si può immaginare sarà la formazione titolare. Sono almeno tre gli elementi di cui l’11 “dei sogni” dell’ex tecnico del Bologna è ancora sprovvisto.
Juventus, Thiago Motta boccia Chiesa: club a caccia di una soluzione
Il riferimento è all’intera linea di trequartisti, composta a Pescara da Weah, Fagioli e dal giovane Mbangula. Il primo sarà un rincalzo dei titolari, il secondo ballerà tra centrocampo e trequarti, mentre il terzo è destinato a tornare in Next Gen. Chi giocherà, quindi, alle spalle di Vlahovic? I sogni di Motta sono chiari, così come definita sembra essere la scelta sul futuro di Federico Chiesa.
L’esterno della nazionale non ha giocato neppure contro i francesi e l’allenatore ha chiarito come l’ex Fiorentina sia sul mercato. Un concetto che era noto a tutti, ma chissà quanto dirlo esplicitamente abbia fatto piacere a Giuntoli. Poco cambia comunque nell’ottica delle ultime tre settimane di mercato, anche perché i primi sondaggi per Chiesa stanno arrivando. E hanno del clamoroso.
Juve-Chiesa, sarà divorzio: l’Inter sogna il colpo a zero
Federico non rientra nei piani tattici di Motta e in quelli strategici della Juventus. Decisive da una parte le caratteristiche tecnico-tattiche del giocatore, dall’altra quel contratto in scadenza a giugno 2025 e ben lontano dall’essere rinnovato. Fin qui la situazione. Chiesa e il suo entourage hanno già metabolizzato l’addio a Torino dopo quattro anni. Il giocatore è più orientato verso un’esperienza estera, ma dall’Italia si moltiplicano i sondaggi.
Dopo quello, tiepido, del Napoli, ha preso corpo infatti quello dell’Inter, come riportato dal giornalista Luca Momblano su Twitch. Marotta già pregusta il colpaccio a parametro zero, dalla prossima stagione, ma in casa Juventus non prendono neppure in considerazione questa ipotesi. Se addio sarà Chiesa lascerà i bianconeri entro i prossimi 20 giorni. L’ipotesi Inter è remota, ma non troppo, perché sul tavolo potrebbe essere messo uno scambio inatteso con Davide Frattesi. L’ex Sassuolo sarebbe perfetto per Motta, molto meno lo sarebbe Chiesa per Inzaghi sul piano tattico, senza pensare all’attuale overbooking nell’attacco interista. Federico non è comunque indifferente all’ipotesi. Le due grandi rivali meditano su un’operazione che entrerebbe nella storia del calcio italiano.