“Tutti ma non lui”: Fonseca non vuole sentire ragioni: è intoccabile, ma il pericolo incombe
Il nuovo Milan prende forma sul mercato e nei primi test amichevoli: dal tecnico portoghese un’inattesa richiesta al club.
Uno degli obiettivi del nuovo Milan, affidato alle “cure” di Paulo Fonseca, sarà fare più strada possibile in Champions League. Vero è che non più tardi di due anni fa i rossoneri si spinsero fino alle semifinali nel torneo vinto sette volte nella storia del club, arrendendosi solo all’Inter. Si è però trattato di una goccia nell’oceano.
Proprio così, almeno se si guarda alla storia recente. Sotto la gestione Pioli il Diavolo era tornato in Champions nel 2021, dopo sette anni di assenza. Purtroppo, però, nelle ultime tre partecipazioni il Milan si è fermato in due occasioni alla fase a gironi. L’incidenza della sfortuna, attraverso sorteggi poco benevoli, non è stata trascurabile, ma la delusione resta.
Proprio la mancata competitività a livello internazionale, comprendendo anche l’eliminazione in semifinale di Europa League contro la Roma della scorsa stagione, ha spinto la società verso l’esonero di Pioli, nonostante il 2° posto ottenuto in campionato. La mission che attende Fonseca è quindi chiara. Il tecnico portoghese ne è consapevole e le mosse di mercato sono state e saranno consequenziali.
Il nuovo Milan dovrà quindi essere una squadra più internazionale, come gioco e come interpreti. A livello tattico qualcosa si è già visto durante le prime amichevoli, così come alla voce nuovi arrivi. Alvaro Morata darà esperienza ed è funzionale ai principi tattici di Fonseca e lo stesso vale per chi il rossonero sta per indossarlo.
Milan, mercato in divenire: due rincalzi si mettono in luce e chiedono spazio
Da Emerson Royal, profilo scelto per la fascia destra, a Strahinja Pavlovic, pronto a indossare i panni del leader della difesa, fino a Youssouf Fofana, ad oggi il meno vicino tra gli obiettivi del club, ma per il quale i dirigenti non si sono ancora arresi, considerando l’importanza tattica di un giocatore con le sue caratteristiche davanti alla difesa.
L’amichevole contro il Manchester City è stata paradigmatica in tal senso. Le due squadre erano piene di giovani, ma i rossoneri erano meno “in maschera” rispetto alla squadra di Guardiola. Qualcosa di vicino al calcio di Fonseca si è visto, nonostante molti interpreti non fossero i titolari e neppure coloro che tra 20 giorni giocheranno contro il Torino alla prima di campionato. Quel che è certo è che diverse seconde linee teoriche hanno colto l’occasione per scalare le gerarchie del tecnico.
Fonseca “stregato” da Saelemaekers: “Deve restare con noi”
Tra gli “insospettabili” che hanno brillato al cospetto dei giovani di Guardiola, oltre ai bomber Colombo e Nasti, comunque destinati a partire in prestito, ci sono due esterni che promettono di essere molto utili. Il primo è Samuel Chukwueze, autore di due assist per l’ex Lecce e Monza. Il nigeriano, discontinuo nella prima stagione in rossonero, ha speso parole di elogio per il nuovo tecnico. Ancora meno atteso era l’exploit di un giocatore rientrato da un prestito e che sembrava destinato a partire ancora.
Stiamo parlando di Alexis Saelemaekers. Il belga, campione d’Italia con il Milan nel 2022, è rientrato alla base dopo essere stato tra i protagonisti del Bologna rivelazione di Thiago Motta ed ha subito stregato Fonseca. Al termine del test contro il City il tecnico portoghese ha rivolto una richiesta molto chiara al club: “Alexis è un giocatore che ha qualità. Può giocare in molte posizioni. Ha fiducia, mi piacerebbe che restasse”. Messaggio recapitato a Moncada e Ibrahimovic, che ben conoscono il giocatore, ma che avevano in programma di muoverlo nuovamente in prestito. Del resto rivalutare le risorse interne è uno dei primi compiti per un nuovo allenatore…