Rivoluzione in Serie A: nuove regole IMMEDIATE, cambia tutto da Agosto
L’inizio della nuova stagione è alle porte: per giocatori, arbitri e tifosi arriva una novità sostanziale ad una delle regole più discusse.
C’era una volta il campionato di Serie A che iniziava a settembre. Certo, ricordando l’ultimo precedente viene da dire che ripartire a cavallo di Ferragosto vuol dire che non ci sono stati eventi extra-calcistici straordinari e/o drammatici, ma tra vacanze stravolte e variabili climatiche qualche dubbio resta.
Era il 2021 quando, poco più di un mese e mezzo dopo la fine dell’edizione del campionato stravolta dalla pandemia di Coronavirus, che aveva comportato l’interruzione dell’attività da febbraio a giugno, la Serie A ripartì nel mese di settembre. Quella che era una consuetudine fino a tutti gli anni ’80 è oggi una pratica superata.
Complice l’affollamento del calendario e l’aumento del numero delle squadre della Serie A, infatti, agosto è ormai il mese consacrato per l’inizio dei campionati di calcio. E con il passare degli anni si è passati dall’ultima decade del mese alla seconda, con Ferragosto che coincide ormai con una lunga vigilia della prima giornata. Una (non) novità alla quale si sono ormai abituati tutti.
Da chi in campo deve scendere, agli allenatori che con i propri staff sanno come… gli esami inizino sempre prima, fino agli addetti ai lavori e ai tifosi. Non c’è una variabile tra coloro che seguono il calcio che non sia fatalmente costretta a modulare il proprio calendario estivo in base alle date imposte dalla Lega Serie A. E gli arbitri non fanno ovviamente eccezione.
Calcio, si cambia: la nuova stagione porta tre novità regolamentari
Già, proprio loro, le ex giacchette nere, quelli che prima e più degli altri finiscono nell’occhio del ciclone da parte di tifosi e addetti ai lavori già se le prime decisioni non convincono. Oltre che chiamati a farsi trovare in forma, i direttori di gara devono anche metabolizzare in pochi giorni le novità regolamentari che non mancano ogni anno.
Leggere o sostanziali, le modifiche al regolamento del gioco del calcio sono infatti un’abitudine di ogni estate. O meglio: a cambiare non sono tanto le fatidiche 17 regole in sé, che possono essere modificate solo dall’Ifab, bensì le interpretazioni delle stesse. Un aspetto che può creare più problemi di una regola stravolta. Il 2024 ha portato in questo senso tre modifiche importanti, una delle quali riguarda la sempre attuale tematica dei falli di mano.
Fallo di mano “senza pace”: spunta la depenalizzazione
Una delle infrazioni più controverse, a causa della difficoltà di interpretare la regola, tra volontarietà, aumento del volume corporeo e “palla che va verso il pallone e viceversa” si appresta a subire un altro cambiamento. Come riporta il Corriere dello Sport si è deciso di applicare una depenalizzazione, equiparando la sanzione disciplinare del fallo di mano a quella del Dogso, dove il rosso per la negazione di una rete evidente è stato derubricato al giallo e l’eventuale giallo a nulla. D’ora in poi anche un fallo di mano evidente non porterà all’espulsione se è all’interno dell’area di rigore, mentre se fuori sarà sempre sinonimo di cartellino rosso.
Significative anche le altre due novità al regolamento. Una riguarda l’introduzione della sesta sostituzione, che sarà autorizzata in caso di commozione celebrale o trauma cranico di un giocatore. La cosiddetta concussion del rugby, che dovrà essere certificata dallo staff medico “il prima possibile” in caso di serio infortunio. Infine, la novità sull’invasione in area in caso di calcio di rigore. che sarà punito solo se impatterà sull’esito del tiro.