Sinner, dietrofront, quando tutti si erano abituati all’idea, il numero 1 li spiazza e prende una decisione clamorosa
L’estate dell’altoatesino prosegue all’insegna di qualche alto e basso di troppo: l’ultimo imprevisto arriva poco prima dei Giochi di Parigi.
Per avere info circa l’applicabilità della Legge di Murphy in ambito tennistico, contattare Jannik Sinner. Per l’altoatesino, infatti, il 2024 si sta rivelando un anno double face: perfetto, anzi da sogno, fino alla conquista del primo posto nel ranking ATP, quasi da incubo a partire da quel momento.
Giusto per rinfrescare la memoria ai più distratti, tra gennaio e giugno dell’anno corrente Jannik è stato capace di conquistare quattro tornei, tra i quali il primo e finora unico Slam della carriera, gli Australian Open, oltre che il primo titolo su erba in carriera, ad Halle contro l’amico Hubert Hukacz, lo stesso che lo aveva battuto nell’aprile 2021 a Miami.
In mezzo, in questo fantastico primo semestre del 2024, Jan aveva conquistato anche il 500 di Rotterdam e il secondo 1000 della carriera, proprio a Miami. Tutto faceva presagire una primavera e una prima parte di estate da leone, ma come ben sappiamo non è stato così, per motivi indipendenti dalla volontà e dalle qualità di Sinner.
Se la delusione del Roland Garros, con il ko in semifinale contro Carlos Alcaraz a chiudere l’amaro swing sulla terra, segnato dall’eliminazione a Montercarlo e condizionato dall’infortunio all’anca che lo ha costretto a rinunciare a Roma, era stato parzialmente cancellato proprio dall’acuto di Halle, la delusione per l’eliminazione ai quarti di Wimbledon contro Medvedev è ancora viva.
Parigi 2024, la febbre fa tremare Sinner: la decisione definitiva
Quel malore avvertito nel secondo set ha impedito a Sinner di giocare ad armi pari con il russo. Sarà per l’anno prossimo, si è subito detto Jannik, anche perché all’orizzonte c’è (c’era?) l’elettrizzante avventura a Parigi 2024. Anche in questo caso, però, ci si è messa di mezzo la sfortuna attraverso un inconveniente imprevisto tale da rievocare davvero Murphy.
Un attacco influenzale avvertito all’inizio della settimana che condurrà alla Cerimonia Inaugurale dei Giochi ha infatti costretto Sinner a mandare all’aria il plan concordato già da tempo con il proprio staff, composto da Simone Vagnozzi e Darren Cahill. La rinuncia al torneo di Gstaad, proprio in funzione di arrivare riposati a Parigi, è stata quindi inutile? Ecco la risposta definitiva.
Tennis a Parigi 2024: sarà il torneo delle stelle o no
Sinner ha indicato fin da inizio stagione l’Olimpiade come uno dei principali obiettivi della stagione. Non poteva quindi essere una febbre estiva a 38° a scoraggiare Jannik che, scongiurata attraverso un tampone negativo la paura del Coronavirus, aveva fatto sapere di voler regolarmente partire per la Francia per essere presente nei tabelloni del singolare e del doppio, quest’ultimo in coppia con Lorenzo Musetti, in entrambi i casi come testa di serie numero 1.
Tuttavia, la tonsillite non ha permesso al campione di farcela, e così Sinner salterà il grande appuntamento. “Mi dispiace moltissimo”, ha detto.