Sainz la spara altissima: bufera su Hamilton e polemica vibrante: ora in Ferrari la tensione è alle stelle
Ultime settimane a Maranello per il pilota spagnolo: Carlos si sfoga prima di cedere il sedile a Sir Lewis.
Tre doppiette nelle prime quattro gare con il solito Max Verstappen in versione cannibale e un Sergio Perez trasformato rispetto alla vistosa flessione accusata nella seconda parte della scorsa stagione. Stando ai risultati del primo mese di campionato, il 2024 della Formula 1 sarebbe dovuto essere un altro anno all’insegna della noia in virtù dello strapotere Red Bull.
In pochi, tra appassionati e addetti ai lavori, avevano accreditato la scuderia di Milton Keynes di un avvio di Mondiale così esaltante, alla luce delle tensioni che si erano respirate all’interno del team poco prima del via della stagione. Il riferimento è al caso Horner, che ha letteralmente spaccato il paddock, con il team principal tedesco che è stato a un passo dal licenziamento.
Insomma, l’argomento dominante dell’anno sarebbe dovuto essere ancora il mercato. L’annuncio-boom dell’approdo di Lewis Hamilton alla Ferrari dal 2025, avvenuto a inizio 2024, avrebbe infatti dovuto scatenare il classico effetto domino riguardante non solo i piloti e le scuderie più importanti, con il ferrarista uscente Carlos Sainz pezzo pregiato tra gli “svincolati”.
Come noto, invece, nella parte centrale della stagione la Red Bull ha subito qualcosa di simile ad un’implosione, a livello di risultati e di rapporti interni. Ecco allora una delle stagioni più equilibrate della F1 recente, con già sette vincitori differenti appartenenti a quattro scuderie nei primi 13 GP e con una classifica discretamente corta.
F1, il mercato piloti si infiamma: Sainz e non solo
Lando Norris con la sua McLaren sembra essere l’unico in grado di impensierire Verstappen, che può comunque ancora vantare un buon margine di vantaggio. Ora che la pausa estiva si avvicina, tuttavia, il mercato torna a farla da padrone. Diverse sono le caselle ancora da colmare, tra le quali quella che riguarda lo stesso Sainz.
Il pilota spagnolo, pungolato nell’orgoglio dal defenestramento subito a Maranello, era stato protagonista di un avvio bruciante di Mondiale, salvo poi andare incontro ad una flessione piuttosto vistosa. Il suo apporto in pista alla causa della Rossa non è mai mancato, eppure un pizzico di amarezza per il trattamento ricevuto è inevitabile. Sainz è tornato a parlarne nel corso di un’intervista GQ Magazine Spagna, contenente anche una frecciata al proprio successore.
Sainz amaro: addio Ferrari con frecciata a Hamilton
“Penso di essere la migliore opzione per qualsiasi squadra di Formula 1 – il ‘manifesto’ di Carlos – Se non avessi questa mentalità non sarei un pilota e non avrei un animo così competitivo. Non credo di essere inferiore a Lewis”. Ora non resta che individuare la scuderia migliore per provare a dimostrarlo: l’Alpine sembra favorita sulla Williams, ma attenzione alle sorprese.
I quattro anni trascorsi in Ferrari resteranno per sempre nel cuore di Carlos e dei tifosi, che hanno apprezzato un pilota affidabile, veloce e scaltro nella scelta delle strategie. “Quando ho avuto la macchina vincente, non ho sbagliato” ha aggiunto Sainz, che ha poi usato toni comprensivi per la scelta della Ferrari: “Comprendo la loro decisione. Quando ho analizzato tutto con attenzione, il fatto che sarò sostituito da un sette volte campione del mondo, uno dei più grandi di sempre, non mi sono sentito male”.