Formula 1, Ferrari, Vasseur vuota il sacco e spiazza tutti: faremo un annuncio | Tifosi in fibrillazione
Anche a Budapest la Rossa ha recitato da comprimaria, ma le parole del team principal fanno rinascere la speranza: c’è la svolta.
La Formula 1 spettacolo è ufficialmente tornata. Non che servissero ulteriori conferme dopo quanto di emozionante accaduto negli ultimi due mesi, ma il GP di Ungheria ha attestato che quanto visto al Red Bull Ring e a Silverstone non era frutto di circostanze casuali.
A Budapest a salire sul gradino più alto del podio è stato Oscar Piastri. L’australiano di origini italiane ha regalato il secondo successo della stagione alla McLaren, seppur al termine di un altro weekend che a Woking stava per trasformarsi in paradossale. Cosa comunque avvenuta almeno in parte, alla luce dell’ennesimo pasticcio che le papaye hanno combinato in fatto di strategia.
Prima l’undercut a favore di Lando Norris e a svantaggio di Piastri, quindi l’ordine di scuderia nei confronti dell’inglese di cedere la posizione al compagno di squadra, mal digerito da Lando. Alla fine comunque doppietta è stata. Il team inglese è la terza scuderia diversa a fare primo e secondo in questa stagione, dopo Red Bull e Ferrari, alla quale l’impresa era riuscita a Melbourne.
All’appello manca solo la Mercedes, comunque pure a Brackley hanno già portato a casa un successo per ciascuno dei due piloti. Cosa accaduta pure alla Ferrari e McLaren, ma non alla Red Bull, visto lo stato di torpore che ha ormai colpito Sergio Perez. Comunque sette vincitori differenti in F1 in una stagione non si registravano dal 2012. Un segnale fortissimo circa l’equilibrio che è ormai tornato sovrano.
Ferrari, timido raggio di sole in Ungheria: l’annuncio di Vasseur
Max Verstappen sembra avere comunque in pugno il quarto Mondiale consecutivo, ma forse più perché piloti e muretto McLaren non sembrano ancora pronti per il grande salto, a differenza di quanto farebbero pensare le due classifiche a 11 GP dalla conclusione. La superiorità della Red Bull è ormai un ricordo e il nervosismo dell’olandese, che sotto pressione sta pure commettendo più errori che negli ultimi due anni, ne è l’ennesima riprova. Peccato che in un simile stato di incertezza la Ferrari sia spettatrice o quasi.
A Maranello ci si deve infatti accontentare della discreta prova in Ungheria, con il podio distante solo 5 secondi, dopo le solite qualifiche sottotono. Il trionfo di Charles Leclerc a Montecarlo si è rivelato illusorio, così come la competitività del tanto atteso pacchetto di aggiornamento. Oggi la Rossa, fresca di sorpasso subito dalla McLaren al secondo posto tra i costruttori, è indubbiamente la quarta forza del Mondiale. A riaccendere la speranza, tuttavia, sono state le parole pronunciate da Frédéric Vasseur proprio in Ungheria.
F1, novità in casa Ferrari: arriva il nuovo direttore generale?
Commentando la buona prova di Leclerc e in generale della squadra, infatti, il team principal francese ha anticipato che dopo la pausa estiva del Mondiale il team darà un annuncio ufficiale circa la riorganizzazione interna in vista della prossima stagione. In tempi di magra bisogna accontentarsi e allora tra tifosi e addetti ai lavori la curiosità è scattata immediata.
Tra il 25 agosto, quando la stagione riprenderà con il GP d’Olanda, e il 1° settembre, giorno del GP d’Italia a Monza, quindi, è facile immaginare che da Maranello arriverà l’annuncio circa l’erede di Enrico Cardile. Il direttore generale della Ferrari si era dimesso con effetto immediato lo scorso 8 luglio per passare all’Aston Martin. Un fulmine a ciel sereno per la scuderia, ma tutto fa pensare che la lacuna sia stata colmata. Del resto la figura del dg è fondamentale per un team di F1, riguardando strategie tecniche e progettazione e sviluppo delle vetture, oltre alla gestione delle operazioni in pista. Insomma, un ruolo chiave, anche perché urge lavorare sulla vettura della prossima stagione. Quella che vedrà a Maranello lo sbarco di Lewis Hamilton. Da un mese a questa parte il Leone di Stevenage è tornato su alti livelli di rendimento, in concomitanza con la crescita della Mercedes. Non consegnargli una Ferrari competitiva sarebbe esiziale.