Doppia coppia ‘azzurra’: lo scambio che non ti aspetti, ora il Napoli potrebbe starci davvero I Giuntoli mette da parte le ruggini da ex
Nell’estate del flop dell’Italia a Euro 2024 prende forma un affare inatteso tra due grandi: sul piatto due talenti azzurri.
Secondo un vecchio adagio calcistico, che ha peraltro trovato più di una riprova sul campo nella storia non solo recente, avere una base di calciatori indigeni è uno dei segreti di una squadra vincente. Gli esempi sono molteplici, l’ultimo dei quali la prima Juventus di Antonio Conte e pure quella di Max Allegri.
Erano gli anni della BBC in difesa, ma anche di Pirlo e Marchisio a centrocampo. Purtroppo la crisi di talenti le cui ripercussioni sul calcio italiano sono ben visibili nei risultati della nazionale sta impedendo da anni anche alla stessa Juventus, da sempre la più “autoctona” delle grandi della Serie A, di inserire in rosa il giusto numero di giocatori tricolori.
L’inversione di tendenza sembra però iniziata in coincidenza dell’avvio dell’era Thiago Motta. Il Football Director bianconero Cristiano Giuntoli si è già assicurato un portiere italiano come Michele Di Gregorio e avrebbe voluto regalare al nuovo tecnico anche il pupillo Riccardo Calafiori, ma la rivelazione italiana ad Euro ’24 sta per volare all’Arsenal.
Alla Continassa però si sta valutando la possibilità di far battere bandiera italiana anche in attacco. Se Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz saranno due punti fermi là davanti e il futuro di Federico Chiesa sembra segnato, l’idea che sta prendendo forma ai piani alti della dirigenza juventina è quella di sostituire l’esterno con un altro nazionale azzurro.
Juventus, Federico Chiesa verso l’addio: spunta uno scambio “nazionale”
Dopo tre anni con tanti alti e più di qualche basso seguiti al grave infortunio al ginocchio del gennaio 2022, Chiesa è vicino a lasciare Torino. L’ex Fiorentina non è un punto fermo per Motta, che sulle fasce punta ad avere giocatori in grado di saltare l’uomo in dribbling nello stretto, più che in velocità a campo aperto. Il resto lo fa il contratto in scadenza nel giugno 2025 e la richiesta d’aumento d’ingaggio del giocatore.
Federico vorrebbe provare a convincere Motta anche per giocare il Mondiale per club con la Juve, o in alternativa approdare ad un club che giochi la Champions League, magari restando in Italia. Scenario difficile, così dopo gli abboccamenti con la Roma, che ha però virato sull’altro bianconero Matias Soulé, per Chiesa può prendere forma l’approdo nel nuovo Napoli di Antonio Conte attraverso uno scambio con Giacomo Raspadori.
Giuntoli-Napoli, contatto: Chiesa alla corte di Conte per arrivare a Raspadori
L’ex Sassuolo può lasciare Napoli dopo due stagioni impreziosite dallo scudetto 2023, ma nelle quali non è mai riuscito a imporsi come titolare. A Torino Jack potrebbe vivere la stessa situazione, ma Motta ne apprezza la duttilità ed è pronto a farne un jolly prezioso per l’attacco: prima punta all’occorrenza nel 4-2-3-1, oppure trequartista o attaccante esterno.
Dall’altra parte Chiesa a Napoli sarebbe chiuso a sinistra da Kvaratskhelia e quindi costretto a traslocare sulla non amata fascia destra. Questo rischia però di essere solo uno degli ostacoli verso uno scambio che sarebbe affascinante, coinvolgendo finalmente due talenti del calcio italiano e favorito dalla valutazione pressoché identica dei due cartellini, stimati in circa 25 milioni. A complicarlo il fatto che Giuntoli dovrebbe tornare a trattare con il proprio passato recente dopo un addio turbolento e soprattutto con Giovanni Manna, neo ds del Napoli la cui rottura improvvisa con la Juventus ha parzialmente incrinato il rapporto con il manager toscano.