Sinner sta malissimo: la situazione sul campione
La corsa del numero 1 del mondo a Wimbledon è finita ai quarti: il retroscena alla base dell’amaro ko contro Medvedev.
Il re è caduto. Ma la corona è ben salda sulla sua testa, senza pericoli di detronizzazione all’orizzonte. La corsa di Jannik Sinner a Wimbledon è finita (già) ai quarti di finale, dopo l’amaro ko contro Daniil Medvedev. Si tratta appena della quarta sconfitta subita dall’italiano nel 2024, ma la più dolorosa.
Il russo è quindi riuscito a vendicarsi della finale degli Australian Open, persa a gennaio dopo essere stato avanti di due set. A Melbourne l’orso pagò cara alla distanza la stanchezza per le tante ore passate in campo nei turni precedenti. Lo stesso dazio al quale è andato incontro a Londra un Sinner comunque già sceso in campo non in perfette condizioni.
Inutile negare che l’attesa che si era creata attorno a Sinner per i Championships fosse altissima. Si tratta del resto del torneo più famoso del mondo, peraltro su una superficie adatta alle caratteristiche di Jannik. Invece, dopo aver sofferto al secondo turno contro Berrettini, ecco palesarsi la classica giornata storta sul piano fisico, che ha intaccato anche quello strategico.
Sinner ha provato a opporsi al destino nel primo set, ma il malore accusato nel secondo ha segnato lo spartiacque del match. Jan è poi riuscito a riemergere, ha pure sfiorato di portarsi a casa quello stesso secondo parziale e dopo aver dominato il quarto in tanti hanno pensato che per Medvedev fosse in arrivo la sesta sconfitta consecutiva negli scontri diretti.
Rivincita Medvedev: Wimbledon ancora stregato per Sinner
Niente di tutto questo, così per il numero 1 del mondo è arrivata la seconda delusione consecutiva in uno Slam. Ancora al 5° set, dopo il ko contro Alcaraz nella semifinale del Roland Garros. Nulla, comunque, che possa offuscare un 2024 finora esaltante, con 44 vittorie e 4 sconfitte e con tre tornei in bacheca, Rotterdam, Miami e Halle, oltre allo Slam australiano. Numeri da Big Three, e stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni. Tuttavia, conoscendo la cultura del lavoro di Jannik e del suo staff il rovescio londinese sarà approfondito con attenzione.
Una doppia analisi si renderà infatti necessaria. Dal punto di vista tecnico-tattico è indubbio che Medvedev sia uno dei giocatori più imprevedibili e talentuosi del circuito. Le qualità difensive del russo sono note, la sua capacità di rimandare quasi ogni pallina nel campo dell’avversario è quasi unica e costringe l’interlocutore a stravolgere il proprio stile di gioco.
Sinner e il tabù 5° set: scatta l’allarme per il numero 1 del mondo
Quello di Sinner, fatto di martellamenti continui da fondo campo, non è l’ideale per scardinare il muro di Daniil. Lo si è visto nei primi cinque confronti tra i due e di nuovo a Wimbledon. Per uscire indenni è indispensabile variare la gamma dei colpi (forse ad oggi il maggior limite di Jannik), oltre che essere perfetti al servizio. Chiaro che per tutto questo occorra essere al meglio dal punto di vista fisico ed essere pronti a battagliare per almeno quattro ore.
Sinner ha vissuto una primavera tribolata a causa dell’infortunio all’anca che ha condizionato lo swing sul rosso e anche a Parigi e nei primi turni a Wimbledon non è parso quello di inizio stagione. Urge quindi un’analisi accurata della situazione, anche dal punto di vista medico. Il malore accusato a Londra deve fare riflettere: al netto di un elevato tasso d’umidità, le condizioni atmosferiche non erano proibitive ed era trascorsa solo un’ora di gioco. Lo score dei match finiti al 5° set inizia ad essere allarmante: nove sconfitte in 15 “maratone” sono tante per un numero 1 del mondo. L’età è dalla sua parte e a Wimbledon ci saranno tante altre occasioni.