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‘Grazie a tutti, ma vado via’, Inzaghi agghiacciato: non era stato avvisato | Addio al suo talismano

Simone Inzaghi - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Simone Inzaghi – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Non solo acquisti per la nuova Inter: il gruppo nerazzurro perde una colonna dello spogliatoio delle ultime stagioni. Distacco inevitabile.

Costruire una rosa sempre più forte attraverso la conferma di tutti i big e il puntellamento dell’organico nei ruoli risultati deficitari nella scorsa stagione. Questa la “missione” che Simone Inzaghi ha chiesto ai dirigenti dell’Inter prima del rompete le righe che ha segnato la fine della trionfale annata 2023-’24.

Si tratta di un obiettivo non semplice da raggiungere, perché nonostante le rassicurazioni arrivate dalla nuova proprietà circa l’intenzione di mantenere alta la competitività della squadra, anche quest’estate il mercato nerazzurro dovrà essere a saldo zero, se non in attivo. Una difficoltà in più per il presidente Beppe Marotta.

Già, perché se cercare di rendere più forte un gruppo reduce dalla conquista dello scudetto al termine di un campionato dominato, oltre che della Supercoppa Italiana, farlo senza gravare sul bilancio può diventare quasi impossibile, soprattutto nel mercato moderno nel quale, in Italia e all’estero, i giocatori più forti vengono spesso ipervalutati.

Simone Inzaghi è ovviamente consapevole di tutto questo, così come del fatto che i primi “regali” arrivati dalla società sono potenzialmente in grado di fare la differenza. Essersi assicurati a parametro zero due giocatori di certificato valore internazionale come Piotr Zielinski e Mehdi Taremi potrebbe già valere all’Inter la pole position nella virtuale corsa allo scudetto 2024-’25.

Inter, è tempo di addii: il commiato di due campioni d’Italia

Il mercato è comunque ancora lungo e tutte le big, in particolare Juventus e Napoli, sembrano pronte a lavorare intensamente per cercare di ridurre il gap dai nerazzurri. Si consideri poi il fatto che i campioni d’Italia, al pari dei bianconeri, saranno impegnati anche nella nuova e più competitiva Champions League, oltre che nel Mondiale per club a fine stagione, ed ecco spiegato perché all’Inter serve anche altro.

Il tecnico piacentino non ha nascosto l’ambizione di avere cinque attaccanti in rosa e un esterno destro a tutta fascia con caratteristiche diverse rispetto a Dumfries. Già in frantumi è tuttavia andato l’altro sogno, quello di non perdere nessuno della rosa scudettata. Sono già due infatti i giocatori che hanno salutato Appiano Gentile, entrambi appartenenti al gruppo dei “Magnifici 7”.

Stefano Sensi - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Stefano Sensi – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Stefano Sensi lascia l’Inter, il saluto social

Proprio sette sono infatti i giocatori dell’Inter campioni d’Italia tanto nel 2021 con Antonio Conte, quanto poche settimane fa. Al nucleo storico composto da Darmian, De Vrij, Bastoni, Barella e Lautaro vanno aggiunti Alexis Sanchez e Stefano Sensi, che si sono congedati dall’Inter a parametro zero. Dopo il cileno è toccato al centrocampista.

Classe ’95, Sensi, all’Inter dal 2019 eccetto le parentesi in prestito nella Sampdoria e nel Monza tra il 2022 e il 2023, ha potuto dare un contributo modesto alle due cavalcate a causa della lunga serie di infortuni che hanno condizionato la carriera. Il commiato dal pianeta nerazzurro è stato però commovente. Il club lo ha ringraziato a mezzo social e il giocatore ha risposto attraverso delle Instagram Stories e un commento eloquente: “Grazie con tutto il cuore Inter”. Per Inzaghi, che avrebbe voluto avere ancora a disposizione, si tratta della prima delusione della stagione.