Giuntoli, la lista della spesa è stata aggiornata | Thiago Motta potrebbe chiedere Aebischer
Il mercato della Juventus è in continua evoluzione: spunta una nuova, sorprendente richiesta low cost del nuovo allenatore.
Trentasei partite, non tutte spettacolari, per decretare “solo” otto eliminazioni. Ma anche per mettere in mostra qualche talento sconosciuto, o quantomeno sottovalutato. Questo è stata la fase a gironi di Euro ’24.
La terza volta a 24 squadre della fase finale del torneo continentale ha portato al consueto numero di polemiche, legate al tasso qualitativo della formula “allargata”, a propria volta strettamente connesse al fatto che la competizione arriva alla fine di una stagione massacrante, con già una sessantina di partite nelle gambe dei top players.
Non resta che aspettare i (possibili) fuochi d’artificio per la fase ad eliminazione diretta e interpretare le partite dei gironi come una buona opportunità, per gli addetti ai lavori, per scoprire stelle inaspettate o magari per rivalutare giocatori dimenticati dal mercato internazionale.
Dai terzini goleador della Slovenia, Zan Karnicik e Erik Janza, non più giovanissimi e in forza rispettivamente al Celje e al Gornik Zabrze, fino a Ivan Schranz, bomber già over 30 della nazionale slovacca e dello Slavia Praga. Sono, questi, solo alcune delle rivelazioni della fase eliminatoria del torneo capace, guarda a caso, di mettere in evidenza giocatori non “stressati” dalla stagione dei grandi campionati.
Euro 2024, le rivelazioni della prima fase
Già ben più conosciute erano le qualità di Nicolae Stanciu, capitano e leader carismatico della Romania, che da qualche anno ha però deciso di eclissarsi in Oriente preferendo i guadagni di Cina e Arabia Saudita a eventuali chiamate di tornei più competitivi. Il tutto senza dimenticare gli eroi della Georgia dei miracoli, il portiere Giorgi Mamardashvili del Valencia, in passato seguito dall’Inter, e dell’attaccante Georges Mikautadze, capocannoniere solitario del torneo dopo la prima fase.
Non ci siamo ovviamente dimenticati della Svizzera. Una delle rose più “italiane” dell’Europeo ha messo in evidenza l’organizzazione tattica imposta da Yakin, ma anche l’affidabilità di elementi che abbiamo già visto all’opera in Serie A. A cominciare dal terzetto dei “bolognesi”, composto da Freuler, Ndoye e Aebischer. Età e ruoli diversi, come diverse potrebbero essere le squadre di appartenenza tra poche settimane.
Svizzera “all’italiana”: Thiago Motta vuole portarsi un fedelissimo alla Juventus
Se infatti il centrocampista ex Atalanta sembra destinato a restare un punto fermo dei rossoblù del nuovo allenatore Vincenzo Italiano, l’esterno continua a piacere all’Inter e a non solo. Il nome di Aebischer, autore di un gol all’esordio con l’Ungheria e di ottime prestazioni, è invece finito nel mirino della Juventus, grazie all’apprezzamento di Thiago Motta.
A 27 anni l’ex Young Boys sembra avere ancora ampi margini di miglioramento, grazie ad una duttilità che gli consente di eccellere in più ruoli. Nel Bologna che ha strappato il pass Champions Michel ha giocato da mezzala, centrocampista centrale e esterno d’attacco, ruolo svolto anche nella Svizzera. A Thiago piacerebbe averlo a disposizione anche nella Juventus, dove fungerebbe da jolly prezioso a prescindere dagli altri arrivi nel reparto. Affare possibile, complice il costo del cartellino che si aggira sui 10 milioni, ma la trattativa non si annuncia agevole. Dopo aver subito lo “scippo” del tecnico da parte della Juventus, infatti, il Bologna è pronto ad alzare un muro, estendibile anche al sogno proibito di Motta, Riccardo Calafiori.