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ESCLUSIVA IGDS – Italia del nuoto alle olimpiadi, Ribaudo e Deplano in coro: “Grande esperienza, vogliamo aumentare il numero delle medaglie”

Nuoto italia Olimpiadi
Atleta italiano pronto per le olimpiadi (AnsaFoto) – IlGiornaleDelloSport

L’Italia del nuoto si prepara al grande appuntamento delle Olimpiadi di Parigi. Il CT della Nazionale e una delle stelle ne hanno parlato ai nostri microfoni.

Si è concluso ormai da qualche giorno il 60° Trofeo Settecolli, competizione andata in scena al Foro Italico di Roma e che ha visto impegnati tantissimi atleti che rappresenteranno il nuoto azzurro alle prossime olimpiadi.

Ai microfoni de IlGiornaleDelloSport hanno parlato due grandi rappresentanti della Nazionale come il CT Ribaudo e la stella Lorenzo Deplano. Ecco cosa ci hanno detto

Ribaudo: “Noi abbiamo sempre vinto una medaglia, vogliamo migliorare e, avendo vari atleti in gara, speriamo anche di aumentare il numero di medaglie rispetto alle passate edizioni. L’Ungheria e la Francia sono forti. Ci sono 6-7 atleti della nostra rappresentativa che possono essere da medaglia, non solo Paltrinieri”. Tante le differenze rispetto al passato, come evidenziato proprio da Ribaudo: “A livello di preparazione per le olimpiadi, una volta sembrava che più si nuotava meglio era. Ora si è aggiunta preparazione a secco. Riuscire a stare in acqua 2 ore invece di 3 è meglio, perché altrimenti diventa alienante. Oggi si fa palestra specifica, addominali per la postura. Ci si allena in maniera completamente diversa”.

Queste invece le parole di Deplano, classe 1999 specializzato in distanze brevi: “Sarà una grande esperienza, anche perché ci saranno i più grandi atleti al mondo, in tutte le discipline. Penso per esempio alla squadra degli Stati Uniti del basket. Sono spaziali. Quindi bisognerà restare concentrati sui propri impegni, senza farsi distrarre. I tecnici ci hanno detto che, per esempio, rispetto alle altre competizioni, non è detto che gli spostamenti saranno comodi o ideali. Potremmo ritrovarci a dover camminare anche per un chilometro per arrivare ai mezzi. E questo significherebbe accumulare fatica. Ci sono tanti particolari che possono incidere, vedremo cosa accadrà, ma sarà una grande esperienza”.