“Sono quasi sicuro che non vada”: Sinner, allarme in vista delle Olimpiadi | Dubbi sulla sua partecipazione
Si profila un’estate caldissima per il neo-numero uno del mondo, ma spuntano dubbi imprevisti su un appuntamento-chiave del 2024.
Dopo i trionfi di inizio primavera sul veloce statunitense, che avevano contribuito ad avvicinarlo ulteriormente alla prima posizione del ranking ATP, Jannik Sinner si era avvicinato allo swing sulla terra rossa con curiosità più che con certezze.
Le stesse di buona parte degli addetti ai lavori, consapevoli come il mattone non sia, e non sarà mai, la superficie preferita dal Rosso di Sesto Pusteria, ma anche del fatto che trattandosi di uno dei tennisti più talentuosi del circuito, adattare il proprio fisico e i propri colpi alla terra non sarebbe stato impossibile.
Purtroppo ci si è messa di mezzo la sfortuna, che ha reso impossibile capire i reali progressi fatti da Jannik sul lento dopo l’avvento del duo Cahill-Vagnozzi nel proprio staff tecnico. L’infortunio all’anca che ha impedito a Sinner di prendere parte al torneo di Madrid e soprattutto agli Internazionali di Roma ha rimandato il “verdetto” al 2024.
Resta tuttavia il fatto che quanto l’italiano è riuscito a far intravedere nelle poche partite giocate sul rosso in questa stagione sia stato incoraggiante e non solo perché lo storico sorpasso a Novak Djokovic nel ranking è maturato proprio durante il Roland Garros, a causa del ritiro del serbo prima del match dei quarti di finale contro Casper Ruud.
Parigi 2024, la partecipazione di Sinner diventa un mistero
Il match che Sinner ha disputato a Montecarlo contro Stefanos Tsitsipas, partita che l’azzurro avrebbe potuto vincere senza l’incredibile errore del giudice di sedia Aurélie Tourte, e la cavalcata fino alla semifinale a Parigi fanno ben sperare per il prossimo anno. Ma anche per uno degli appuntamenti chiave dell’estate di Jannik.
Ritrovata la miglior condizione, infatti, Sinner ha due obiettivi per le prossime settimane: andare il più avanti possibile a Wimbledon, dove ci sono da difendere i punti della semifinale persa lo scorso anno contro Djokovic e portare a casa una medaglia ai Giochi di Parigi. Dove si tornerà a giocare sulla terra. A patto, però, che Jannik in Francia ci torni davvero…
“Olimpiadi? Per Sinner non è il momento…”
A veicolare il dubbio sono state le parole di Luca Bottazzi. Intervistato dal sito ‘Mowmag.it’, il professore universitario ed ex giocatore di tennis ritiene che prendere parte all’Olimpiade possa essere un rischio per Sinner in vista del resto della stagione. Sul piano tecnico e atletico: “Sinner è lanciato per mantenere il numero 1, andare a fare le Olimpiadi potrebbe anche rovinargli la stagione. Non dimentichiamoci che i tennisti di alto livello sono come delle Formula Uno tirate al limite. Fare una gara in più fuori dalle proprie previsioni è sconsigliabile. Sinner deve restare numero 1, per cui sono quasi sicuro che alle Olimpiadi non vada”.
Eppure Jannik ha più volte parlato di non vedere l’ora di respirare la magia del Villaggio Olimpico. Secondo Bottazzi, non è questo il momento giusto della carriera per puntare ai Cinque Cerchi: “Il torneo olimpico è molto complicato da prevedere – ha concluso il professore – Si torna a giocare sulla terra, nel due su tre, per poi chiudere in America giocando sul cemento. Una medaglia olimpica è importante, ma soprattutto per un giocatore che ha già una carriera solida alle spalle e che ha vinto tanti Slam”.