Sinner numero 1, Pietrangeli dice la sua: “Era meglio prima…” | L’ex campione non usa mezzi termini
Jannik è tornato da Parigi con il primato del ranking, ma senza il titolo. Arriva la frecciata di chi lo conosce bene…
Lo swing sulla terra rossa ha riservato gioie e dolori a Jannik Sinner. Tra qualche anno ci ricorderemo che la Volpe di Sesto Pusteria ha raggiunto la posizione numero 1 del ranking ATP proprio alla vigilia del Roland Garros, sulla carta la prova dello Slam meno adatta alle caratteristiche dell’altoatesino.
Scherzi dello sport, se è vero che in carriera Sinner ha vinto un solo torneo sul mattone, quello di Umago nel 2022 battendo in finale un certo Carlos Alcaraz. Proprio il suo avversario per eccellenza, quello con il quale Jannik sembra destinato a vivere una rivalità che può fare la storia del tennis e dello sport mondiale.
Il talento di Murcia ha sbarrato all’italiano la strada verso la prima finale in carriera a Parigi. Il successo di Carlitos nella combattutissima semifinale ha preceduto il trionfo nell’atto conclusivo contro Zverev, facendo dello spagnolo il tennista più giovane di sempre nell’era Open a raggiungere tre finali di Slam in altrettante superfici differenti: cemento, terra e erba.
Dettaglio non minimale è che Alcaraz quelle finali le ha poi vinte. Come dire: il ranking oggi dice che Sinner è il numero uno del mondo, ma a livello di Slam vinti per il momento non c’è gara, con Carlos avanti per 3-1, medesimo parziale del conto delle finali conquistate.
Alcaraz stoppa Sinner: parla Nicola Pietrangeli
Ce n’è insomma abbastanza per dare argomenti al dibattito e per dare fiato alle motivazioni di entrambi i “partiti”, anche se non va dimenticato come Sinner sia arrivato a Parigi dopo oltre un mese di stop per il problema all’anca che lo aveva costretto al ritiro a Madrid e alla rinuncia agli Internazionali di Roma.
Insomma, per il momento non c’è una risposta alla domanda del tifoso della strada, ovvero se sia più forte Sinner o Alcaraz. I due hanno caratteristiche differenti oltre che margini di miglioramento. Sulle qualità di Jannik non ha dubbi neppure Nicola Pietrangeli. Il due volte trionfatore al Roland Garros, già più volte “pizzicato” sui social per qualche rivendicazione storica poco gradita, non ha tuttavia perso l’occasione per ribadire la propria nostalgia per il tennis di una volta.
“Era meglio il tennis di una volta…”
“Sinner era già da qualche settimana numero uno, anche se i punti indicavano ancora in Djokovic il leader – le parole di Pietrangeli a Radio 1 – Forse però era meglio prima, quando il ranking lo stilavano i giornalisti. Spero un giorno qualcuno mi spiegherà cos’è questa era moderna…”. Ecco la stilettata di Pietrangeli, numero 3 del mondo tra il 1959 e il ’61, quindi nell’era pre Open, quando le classifiche venivano appunto stilate dai giornalisti.
Poi il plauso alla serietà di Sinner: “La rivalità tra Jannik e Alcaraz segnerà i prossimi anni- Sinner mi sembra un ragazzo con i piedi per terra e ha una squadra veramente forte alle spalle che lo aiuta”. Prima di un’altra battuta…: “Sto correndo il pericolo di non essere più il più grande tennista italiano di tutti i tempi – ha concluso Pietrangeli – Lo vedremo alla fine della carriera di Sinner, ma per il momento direi che lo sono”.