Caos Ferrari, Vasseur ha vuotato il sacco: “Ci siamo danneggiati da soli” | Terremoto in F1
Due settimane dopo il trionfo di Montecarlo la Rossa ha vissuto in Canada un weekend disastroso: il team principal accusa.
Chi fa sport di alto livello sa che al giorno d’oggi ciò che di importante, o anche di trionfale. si riesce a ottenere in una partita di calcio, in un match di tennis o in un GP di Formula 1 o MotoGP, ha vita breve. Anche se si è campioni affermati e si ha vinto tanto, occorre sempre dimostrare qualcosa.
È la legge del professionismo e in particolare di discipline dove la cura dei dettagli è massimale e dove da una settimana all’altra, da un torneo all’altro o da una competizione all’altra possono cambiare radicalmente le condizioni e i parametri di riferimento.
Va da sé che, più ancora che per il calcio, tale discorso valga per il tennis, dove si gioca ormai a ritmi sostenutissimi e dove molto cambia in base al variare della superficie. Concetto che vale ancora di più per la Formula 1 dei giorni nostri, dove da un circuito all’altro i risultati possono essere opposti tanto in gara, quanto in qualifica.
Il film horror, o sarebbe meglio dire l’incubo, che la Ferrari ha vissuto a in Canada è il paradigma più chiaro di quanto sopra. Appena due settimane dopo aver trionfato a Montecarlo con Charles Leclerc e aver piazzato Carlos Sainz sul terzo gradino del podio, a Maranello si è vissuto un weekend grottesco a Montreal.
F1, Ferrari dal sogno all’incubo: i perché del tracollo
Dopo i segnali incoraggianti delle prove libere, alle Rosse non è andata dritta una. Male in qualifica, con entrambe le vetture non qualificate per il Q3, malissimo in gara, con un doppio ritiro che a fine anno rischia di pesare tanto nella classifica del mondiale costruttori, ma che soprattutto toglie certezze per il resto della stagione, anche a livello di lavoro già svolto.
Per vedere due Ferrari fuori dalla top ten in griglia bisognava risalire al GP di Abi Dhabi 2020, mentre l’ultimo doppio ritiro non si registrava dal GP dell’Azerbaijan 2022. Più ancora che questi dati statistici, tuttavia, e più ancora di certe scelte azzardate in parte obbligate proprio dall’essere partiti indietro in griglia, la preoccupazione riguarda alcuni difetti già endemici della SF-24. Il team principal Frédéric Vasseur non ha voluto cercare alibi.
Ferrari shock in Canada, l’affondo di Vasseur
Il pacchetto di aggiornamenti portato a Imola non ha finora dato gli effetti sperati. Per il prossimo bisognerà aspettare l’Austria o l’Inghilterra, ma intanto preoccupa la fragilità delle power unit, così come l’incapacità di risolvere la difficoltà nel mandare in temperatura le gomme. “Sabato ci è mancato il passo, ma abbiamo capito cosa è accaduto. Domenica abbiamo avuto problemi di affidabilità – le parole di Vasseur – Comunque le condizioni non hanno danneggiato la nostra gara. Ci siamo danneggiati da soli”.
Una sincerità che piacerà ai tifosi, ma che non può non allarmare in una stagione nella quale la Red Bull, tenuta in piedi a Montreal da un super Verstappen, sembra tutt’altro che imprendibile… La McLaren, al netto di qualche errore di strategia, sembra in crescita e può minacciare il ruolo della Ferrari di seconda forza del Mondiale.