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‘Non è il vero numero 1’: clamoroso Sinner, cosa è successo alla classifica | Il cambiamento scatena il putiferio

Jannik Sinner - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Jannik Sinner – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Il sorpasso a Djokovic è un’illusione: la sconfitta contro Alcaraz in semifinale al Roland Garros costa cara all’altoatesino.

Al termine del Roland Garros 2024 il tennis si ritrova con due re. Il primo dettato dal computer dell’ATP, che da lunedì 10 giugno vede Jannik Sinner come nuovo numero 1 del ranking mondiale. L’altro premiato dai risultati raggiunti sul campo e dai titoli vinti che ne fanno il più precoce dell’era Open.

Stiamo ovviamente parlando di Carlos Alcaraz. Il talento di Murcia è diventato il più giovane di sempre nell’era del professionismo a centrare tre finali Slam in altrettante superfici diverse: nell’ordine US Open, Wimbledon e Roland Garros. Dettaglio tutt’altro che marginale, lo spagnolo le ha vinte tutte e tre.

Del resto che si fosse di fronte ad uno dei tennisti più completi mai visti nel circuito lo si sapeva di fatto fin dai primi acuti della carriera, ma oggi si può sostenere che il passaggio a vuoto seguito al trionfo a Wimbledon nel 2023 sia definitivamente alle spalle.

Il tutto, ovviamente, senza trascurare i meriti di Sinner, che non possono certo essere sminuiti dalla sconfitta subita proprio contro Alcaraz nella semifinale dello Slam parigino. Jannik si è presentato in Francia con una condizione atletica deficitaria, figlia dell’infortunio all’anca che lo ha tenuto fermo per un mese fino a metterne in dubbio la presenza al Roland Garros.

Sinner o Alcaraz? Nasce il tennis dei “due numeri 1”

Il sorpasso in classifica a Djokovic non è certo solo una consolazione, eppure restano i rimpianti per la gestione del match contro Alcaraz. Ancora una volta Sinner è stato costretto a soccombere in una partita sulla distanza dei cinque set. Quasi una sentenza nella fin qui giovane, seppur già straordinaria, carriera dell’altoatesino, con l’eccezione rappresentata dalla finale degli Australian Open 2024, vinta in rimonta contro Daniil Medvedev.

Questione atletica a parte, la sensazione condivisa da buona parte degli addetti ai lavori è quindi quella che sul piano della varietà dei colpi e della fantasia Alcaraz sia l’unico in tutto il circuito ad avere qualcosa in più rispetto a Sinner. È quindi come se il tennis avesse due numeri uno del mondo, con caratteristiche differenti. Un’opinione diffusa, ma non condivisa da un ex campione.

Carlos Alcaraz - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Carlos Alcaraz – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Wilander incorona Alcaraz: “È il più grande”

In un articolo pubblicato su ‘L’Equipe’, l’ex numero 1 del mondo Mats Wilander ha espresso tutta la propria ammirazione per Alcaraz: “Carlos non ha bisogno di giocare un tennis soprannaturale per vincere uno Slam. È il segno del più grande”. Pur senza nominare Sinner, lo svedese prende quindi posizione in una rivalità destinata a fare la storia: “Essere il numero 1 è solo una questione di computer. Le persone preferiranno sempre il tennis dal vivo a una macchina“.

Del resto Wilander e Alcaraz hanno non poche caratteristiche in comune. Lo svedese, come Carlos, era in possesso di un repertorio di colpi vastissimo ed è stato un polivalente, capace di vincere Slam su tre superfici diverse: erba e cemento agli Australian Open e terra rossa al Roland Garros. “Le sue possibilità di vincere altri Slam sono immense, perché il suo cervello, il suo cuore e il suo coraggio sono al posto giusto – ha aggiunto Wilander parlando del murciano – Non fa sistematicamente la scelta migliore ma l’arsenale è lì, a disposizione. Con la fine dei Big 3, questo ragazzo è una manna dal cielo per il nostro sport”.