“È stata una gara scioccante”: terremoto in Formula 1, dopo la gara uno sfogo durissimo | Tutta la verità sul caso Hamilton
La Mercedes è senza pace: il primo podio dell’anno in Canada è macchiato dal caso che ha coinvolto il futuro ferrarista.
L’incertezza nella corsa al titolo mondiale 2024 di Formula 1 è durata lo spazio di due settimane. Dopo il GP di Monaco Charles Leclerc si è ritrovato ad “appena” 31 punti di distanza da Max Verstappen. Il disastro della Red Bull nel Principato, in qualifica come in gara, aveva illuso la Ferrari.
Appena due domeniche dopo un circuito dalle caratteristiche diverse è coinciso con il brusco ritorno sulla terra delle vetture di Maranello, vittime di due giorni da incubo. Dai problemi alle power unit alle scelte azzardate in fatto di strategia, fino alle difficoltà nel mandare in temperatura le gomme, a Vasseur e ai piloti non ne è andata dritta una.
Leclerc è quindi crollato a -76 da Verstappen, vittorioso non senza un pizzico di fortuna. Se infatti la Ferrari ha steccato di brutto, la sensazione è che la distanza che separa la Red Bull dalle altre scuderie top sia inferiore a quella della scorsa stagione. La riprova si è avuta con le buone prestazioni di McLaren e Mercedes.
In verità, entrambe le scuderie sono tornate a casa con qualche rimpianto. A Woking non è stata gestita al meglio la situazione dopo la seconda Safety Car, mentre a Brackley la gioia per il primo podio dell’anno, conquistato da George Russell, terzo, è stata turbata da almeno un paio di motivi.
Mercedes, podio al veleno in Canada: bufera nel team
In primo luogo il britannico era riuscito a partire dalla pole position, salvo poi perdere la prima posizione già alla partenza dopo uno spunto non felice. A surriscaldare ulteriormente il clima all’interno di un team che sta cercando di tornare a rivedere la luce è stata poi la reazione di Lewis Hamilton al 4° posto finale, sancito da un sorpasso subito in extremis dal compagno di squadra.
A due giri dalla fine, infatti, Russell ha sverniciato il sette volte campione del mondo, togliendogli la soddisfazione di salire sul gradino più basso del podio. Per Hamilton, già reduce da una qualifica non esaltante (7° tempo), è stato uno smacco che l’inglese non ha voluto nascondere al traguardo.
Hamilton, furia contro la Mercedes
“Dopo il giro di rientro, infatti, Lewis non è sceso subito dalla vettura. Un chiaro segnale di insofferenza, come a voler smaltire la rabbia, che sarebbe poi stata acuita dal messaggio radio del team principal Toto Wolff: “Lewis, la cosa positiva è che la macchina è tornata in prestazioni. Ripartiamo da qui”. Ad Hamilton, che sta vivendo gli ultimi mesi con la Mercedes prima del trasferimento in Ferrari dal 2025, non è andata giù la strategia per la quale si è optato dal muretto.
La Mercedes ha in sostanza privilegiato Russell quando, dopo l’ingresso della seconda Safety Car, è stato deciso di chiamare entrambi i piloti ai box, salvo poi differenziare le strategie, montando a Hamilton una hard e a George una media più performante. “Per me è stata una prestazione scioccante” ha poi detto il Leone di Stevenage a fine gara. Rincarando la dose verso il team con quello che è parso come un vero e proprio avvertimento per il futuro: “Io sapevo che avrei avuto la hard, ma pensavo avessimo la stessa gomma. Se avessi saputo che George aveva le medie sarei rimasto fuori”. La convivenza a termine si annuncia sempre più spinosa…