Scandalo Roland Garros, il campione denuncia l’accaduto | ‘Ci sono le prove’: organizzatori nella bufera
Jannik Sinner è il nuovo numero 1 del mondo, ma l’edizione 2024 dello Slam parigino continua a far discutere.
Jannik Sinner ha archiviato il primo dei suoi due soggiorni professionali a Parigi del 2024 con una gioia ed una amarezza. Soddisfazioni e delusioni, del resto, fanno parte del mondo dello sport e non si può dire che l’altoatesino non abbia già sperimentato una vasta gamma di emozioni, a dispetto della giovane età.
L’annunciato sorpasso a Novak Djokovic in vetta al ranking ATP ha fatto di Jannik il 29° tennista della storia, dai tempi della graduatoria computerizzata, a raggiungere il primo posto della classifica. Un traguardo nell’aria da tempo, ma che ha comunque emozionato Sinner nel momento in cui il cambio della guardia ha preso forma.
Peccato che tre giorni più tardi il sogno di raggiungere la prima finale in carriera al Roland Garros sia evaporato al termine della battaglia sportiva di cinque ore contro Carlos Alcaraz. Lo spagnolo si è imposto in cinque set, aggiudicandosi comunque solo un capitolo di una sfida che sembra destinata ad animare i prossimi due lustri del tennis mondiale.
Conoscendo Sinner e la sua sportività, comunque, è facile immaginare che aver superato Djokovic solo grazie al ritiro del serbo dal Roland Garros non sia piaciuto troppo al campione degli Australian Open 2024. Sinner si è subito detto molto dispiaciuto per quanto accaduto al rivale, ma ovviamente ora lavorerà per mantenere quel primato.
Dramma Djokovic, a rischio Parigi 2024
Quanto a Parigi, invece, l’appuntamento è rimandato di poco più di un mese. A luglio, infatti, la terra rossa del Roland Garros tornerà ad infiammarsi per il torneo olimpico, un appuntamento che tanti grandi della racchetta hanno cerchiato in rosso nel proprio calendario stagionale. Compreso Sinner, ma anche lo stesso Djokovic.
L’operazione al menisco del ginocchio destro laceratosi durante il match contro Cerundolo impedirà infatti al serbo di presentarsi a Wimbledon, che inizierà già il 1° luglio, ma molto probabilmente non di giocarsi la possibilità di conquistare l’oro olimpico nel singolare, di fatto l’unica soddisfazione che manca a Novak in carriera insieme al Grande Slam. Il ko di Djokovic continua però a far discutere.
McEnroe contro il tennis moderno: “È una vergogna”
A scatenare il dibattito sul brutto stop di Nole è stato John McEnroe. Il quattro volte vincitore degli US Open, intervistato dal Corriere della Sera, è tornato a puntare il dito contro l’eccessivo numero di partite che si giocano nel tennis moderno e in particolare contro l’organizzazione del Roland Garros, “rea” di aver costretto agli straordinari Djokovic.
“L’infortunio al menisco di Novak supera ogni limite: cosa deve ancora succedere perché gli organizzatori degli Slam si diano delle regole? È una vergogna” ha attaccato McEnroe. Il riferimento è al fatto che il serbo aveva concluso l’ottavo contro Musetti alle 4 di notte, per poi tornare in campo contro Cerundolo appena due giorni più tardi. “Mi dispiace per Djokovic, i giocatori dovrebbero farsi sentire di più” ha concluso McEnroe. Attesa la risposta di Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP…