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Così non si può proseguire, noi torniamo a casa | Baraonda in Nazionale: il nuovo scandalo travolge la squadra

Stadio Olimpico - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Stadio Olimpico – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Euro 2024 e Copa America si avvicinano, ma una delle nazionali più famose al mondo è in pieno caos: protesta clamorosa.

La fine della stagione 2023-’24 per club, coincisa in campo internazionale con la disputa della finale di Champions League tra Borussia Dortmund e Real Madrid e per quanto riguarda i confini italiani con il recupero di campionato Atalanta-Fiorentina, coincide di fatto con l’inizio della lunga estate dedicata alle nazionali.

Un tempo tra la conclusione di campionati e coppe e l’inizio dei grandi tornei per nazionali c’erano almeno tre settimane, ora il calendario fittissimo voluto da Uefa e Fifa ha ridotto ulteriormente l’intervallo, con tutti i rischi già noti e dibattuti per la salute dei calciatori, ma anche per il lavoro dei commissari tecnici.

Il tempo per amalgamare i gruppi e per fare qualche prova tattica in vista dell’inizio di Euro 2024 e Copa America è infatti ridottissimo. Molte nazionali si presenteranno ad un appuntamento che può valere una carriera con tante incertezze circa la propria competitività. Né si può dimenticare la variabile infortuni, mai prevedibile.

Ne sa qualcosa proprio Luciano Spalletti. A pochi giorni dalle convocazioni definitive il ct dell’Italia ha perso due pedine chiave per la difesa, Francesco Acerbi e Giorgio Scalvini. Forfeit che potrebbero anche mettere in pericolo la svolta tattica verso la difesa a tre alla quale sta pensando l’ex allenatore del Napoli.

Ribellione in nazionale: scoppia il caos in Federazione

L’Italia si presenterà in Germania da campione in carica, magari non con i favori del pronostico, ma con la motivazione di provare a stupire e di andare il più avanti possibile. Del resto buona parte dei successi conquistati dagli Azzurri tra Mondiali e Europei sono arrivati proprio da underdog e addirittura in un paio di occasioni a dispetto di un clima esterno a dir poco ostile.

Il riferimento è ovviamente ai trionfi ai Mondiali 1982 e 2006. In entrambi i casi dal punto di vista mediatico sull’Italia soffiavano venti di tempesta, tra scandali federali, polemiche per le convocazioni e un generale clima di palese sfiducia. Qualcosa di simile sta accadendo all’interno di un’altra federazione molto importante. Anzi, al momento della più importante al mondo.

Argentina femminile - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Argentina femminile – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Argentina femminile, la protesta che fa il giro del mondo

Stiamo parlando di quella argentina, dove a un anno e mezzo dal trionfo al Mondiale in Qatar la tensione è alle stelle a causa del caos venutosi a creare all’interno della nazionale di calcio femminile. Diverse calciatrici, fra le quali Julieta Cruz, Laurina Oliveros e Lorena Benítez, hanno infatti deciso di abbandonare il ritiro della Seleccion, in aperta polemica nei confronti della Federazione.

La causa è legata alle presunte differenze di trattamento rispetto ai colleghi uomini. Alla base della protesta ci sarebbero motivi economici, ma anche difficoltà legate ai trasporti. “Siamo stanche delle ingiustizie, della non valorizzazione. Servono miglioramenti” ha scritto Cruz sui propri social. La nazionale femminile argentina ha ottenuto come miglior risultato della propria storia la vittoria della Copa America nel 2006.