‘Non salutarci anche tu’: a Torino scatta l’esodo | L’appello dei tifosi fa stringere il cuore
Il mercato è alle porte e i tifosi si mobilitano per scongiurare una partenza che sarebbe molto dolorosa: ma tutto sembra già scritto.
Dalla festa al caos. Per una volta, la Juventus ha “imitato” l’Inter. In casa nerazzurra farsi avvolgere dall’incertezza dopo un trionfo è diventata quasi la routine, e il caso Suning-Oaktree è solo l’ultimo “episodio”, venuto a turbare il clima euforico dopo la conquista del 20° scudetto.
L’ambiente bianconero, invece, non è abituato a vedere offuscate le celebrazioni da fuoriprogramma più o meno inquietanti. Al massimo, i titoli vengono festeggiati in maniera sobria, come accaduto più di una volta alla società più titolata d’Italia anche durante la storica striscia di nove scudetti consecutivi vinti tra il 2012 e il 2020.
Tuttavia, non era mai capitato che la soddisfazione per la conquista di un trofeo venisse spazzata via dallo scoppio di un caso come quello seguito alla vittoria della Coppa Italia nella finale di Roma contro l’Atalanta. Il ‘caso Allegri‘ ha finito per mettere in secondo piano la qualità della prova offerta dalla Juventus, che ha interrotto il digiuno di titoli che durava da tre anni.
Nelle ore successive ai “fattacci”, e già prima dell’ufficializzazione dell’esonero, i tifosi bianconeri si sono divisi, tra chi ha osannato la dimostrazione di “juventinità” di Allegri e chi ha preso le distanze da comportamenti sopra le righe e non in linea con la storia del club. L’addio del tecnico livornese potrebbe comunque non essere l’unico all’interno dell’ambiente bianconero.
Juventus e Torino, in arrivo un’estate di cambiamenti
L’arrivo del nuovo allenatore, con il proprio credo tattico, potrebbe infatti essere il preludio a sacrifici importanti sul mercato. L’addio di giocatori amati dai tifosi è un rischio concreto, che accomuna la Juventus ad altre società italiane. Grandi e non solo, se è vero che pure sull’altra sponda del Po si annunciano novità significative.
Anche per il Torino la sessione di mercato in arrivo porterà infatti cambiamenti sostanziali. Ivan Juric ha già anticipato il proprio addio a scadenza di contratto, mentre per il presidente Cairo potrebbe non essere facile resistere ad eventuali super offerte per il vice capitano Alessandro Buongiorno.
Rivoluzione Torino: altro addio illustre in vista oltre a Juric
Quasi sicuro è inoltre l’addio al Toro di chi quest’anno la fascia da capitano l’ha portata, ovvero Ricardo Rodriguez. Il difensore svizzero classe ’92, al Torino dal 2020, vedrà infatti scadere il proprio contratto il 30 giugno e al momento i colloqui per il rinnovo sono bloccati. Troppa la distanza tra le parti per immaginare un riavvicinamento in tempi utili.
L’ex Milan è stato tra i migliori giocatori del triennio di Juric al punto da farsi apprezzare dall’esigente tifoseria granata. La stessa che nelle ultime settimane ha tempestato Rodriguez di messaggi anche “struggenti” sui social network, nella speranza di convincerlo a firmare il rinnovo in extremis. Scenario di difficile realizzazione alla vigilia di un’estate che per il Torino potrebbe fare rima con rivoluzione.