Rischia uno stop di diversi mesi: tifosi nel panico per le condizioni di Sinner | La peggiore delle ipotesi è questa
Cresce l’apprensione per le condizioni del campione altoatesino: l’infortunio è più serio del previsto, spunta uno scenario inquietante.
Poco più di due settimane senza veder giocare Jannik Sinner sembrano un’eternità per i tifosi dell’altoatesino e in generale per gli appassionati di tennis non solo italiani. Il campione degli Australian Open 2023 non mette piede su un campo da tennis dalla metà di aprile.
Eccezion fatta per la breve parentesi di dicembre, al termine di quell’autunno esaltante che vide Jannik raggiungere l’ultimo atto delle ATP Finals di Torino e poi guidare i compagni allo storico trionfo in Coppa Davis, Sinner non era mai stato costretto a restare fermo così tanto a causa di un infortunio.
Tuttavia, il problema all’anca emerso durante il torneo di Madrid costringendolo al ritiro prima della disputa del quarto di finale contro Felix Auger-Aliassime si sta rivelando più grave del previsto. O meglio, merita di essere trattato senza alcuna sottovalutazione, alla luce di alcune variabili già sottolineate dallo stesso giocatore.
Trattandosi di un’articolazione molto delicata, oltre che cruciale per la carriera di un tennista, l’imperativo è quello di trattare la situazione con molta cautela al fine di evitare il rischio che, giocando sul dolore, come si usa dire in termini sportivi, il guaio cronicizzi e diventi più difficile da risolvere.
Sinner e l’infortunio all’anca: lungo stop in vista?
La giovane età di Sinner, che compirà 23 anni ad agosto, lascia pensare che ci sia tutto il tempo per risolvere la problematica in via definitiva, evitando che quello all’anca si trasformi in un infortunio intermittente potenzialmente in grado, alla lunga, di condizionare la carriera e i futuri traguardi che Jannik e il suo staff si sono prefissati.
In altre parole: meglio fermarsi adesso anche per lungo tempo, prima che l’ascesa verso il primato del ranking mondiale sia completata, piuttosto che farlo dopo che, magari a seguito di un recupero frettoloso, Jannik avrà già vinto numerosi Slam, con tutti i rischi che può comportare uno stop lungo a livello di classifica e di punti da scartare.
Quando torna Sinner? Dalla prudenza all’incubo operazione
Già, ma quando rivedremo Sinner in campo? La prudenza regna sovrana all’interno dello staff tecnico e medico dell’azzurro, il rischio di saltare anche il Roland Garros si fa sempre più concreto. A provare a fare chiarezza ha provato il chirurgo ortopedico Fabio Rodia, intervenuto a “La politica nel pallone” su Rai GR Parlamento: “Se il problema dovesse risolversi col riposo e con la terapia fisica, qualche settimana di stop basterebbe per una ripresa graduale dell’attività. Se si dovesse procedere dal punto di vista chirurgico, la prognosi sarebbe molto più lunga. In quel caso servirebbero diversi mesi”.
Le parole di Rodia, che è anche coordinatore dello staff medico della Lazio, fanno pensare che per Sinner sia in pericolo addirittura anche la partecipazione a Wimbledon, il terzo Slam della stagione in programma nella seconda metà di giugno. Uno scenario possibile solo in caso di operazione, ipotesi al momento non presa in considerazione da Jannik e dalla sua équipe. La speranza è che i giorni di cure al J Medical possano bastare per rivedere il campione della Val Pusteria in campo all’inizio dell’estate, con sullo sfondo l’appuntamento olimpico di Parigi.