Tutta colpa di un cavillo: Jannik Sinner perde il suo posto | L’annuncio improvviso scatena la bufera
L’altoatesino viaggia verso il sorpasso a Novak Djokovic al vertice del ranking mondiale, ma deve fare i conti una delusione inattesa.
Diventare il numero 1 del ranking mondiale grazie ai successi sulla terra rossa, sulla carta la sua superficie meno amata. Il piano “diabolico” di Jannik Sinner passa per una primavera perfetta, quella che lo può consacrare nella storia dello sport italiano.
Grazie alle defezioni in serie di Novak Djokovic, l’altoatesino ha infatti la possibilità di coronare la propria rincorsa in anticipo rispetto ai tempi previsti. Buona parte degli addetti ai lavori aveva individuato nel 2025 l’anno buono per il sorpasso, evidentemente, senza fare i conti con i progressi compiuti da Sinner sul rosso.
La corsa al primato passa per Madrid e soprattutto per Roma. L’obiettivo è raccogliere il massimo dei punti per il sorpasso a Djokovic, ma anche per assicurarsi la testa di serie numero 1 al Roland Garros. Si tratterebbe di una doppia prima volta per un tennista italiano. Ovvio, però, come tutto debba andare dritto, anche alla voce infortuni.
Il fastidio all’anca accusato da Sinner durante il match contro Kotov a Madrid ha fatto scattare l’allarme all’interno dell’entourage di Jannik. Si tratta dello stesso problema avvertito a Montecarlo e i risultati si sono visti nel secondo set contro il russo, nel quale il campione degli Australian Open non è riuscito a esprimere il proprio gioco.
Sinner, arriva la beffa: sfuma un obiettivo dell’estate
Nelle interviste post-partita Sinner ha cercato di minimizzare l’accaduto, mostrandosi come sempre sereno e ottimista. Oltre che per i risultati del campo è anche per questo carattere solare che Jannik è riuscito a conquistare gli sportivi. Oggi l’altoatesino è uno dei campioni più amati dagli italiani, eppure all’orizzonte sembra affacciarsi una piccola, grande delusione.
Sinner non sarà infatti il portabandiera dell’Italia ai Giochi di Parigi 2024, che pure sarà uno degli appuntamenti chiave della stagione di Jannik. L’ipotesi, lanciata da Klaus Dibiasi, olimpionico nei tuffi nel 1968, nel 1972 e nel ’76, non è stata accolta dal Coni, che ha deciso di affidare il prestigioso incarico a Gianmarco Tamberi, campione olimpico in carica nel salto in alto, e Arianna Errigo, fiorettista oro a Londra 2012.
“Sinner portabandiera ai Giochi? Forse nel 2028…”
Del resto era stato lo stesso Sinner a smarcarsi, affermando come fosse giusto che a portare il vessillo durante la cerimonia d’apertura del 26 luglio fosse da tradizione un atleta già oro olimpico in passato. Una “regola” la cui esistenza è stata confermata dal presidente del Coni Giovanni Malagò in un’intervista rilasciata a ‘Che tempo che fa’: “C’è una regola non scritta secondo cui chi porta il tricolore deve aver vinto un oro olimpico, Jannik non ha mai nemmeno partecipato a un’Olimpiade. Su questo tema la miglior risposta l’ha data lui”.
Sinner parteciperà a Parigi 2024 con la chiara intenzione di arrivare fino in fondo, sebbene il torneo non metta in palio punti per il ranking ATP. In caso di successo, quindi, per Los Angeles 2028 un posto da portabandiera lo aspetta…: “Magari se a Parigi farà un gran risultato magari…” ha aggiunto sibillino Malagò.