Ce lo hanno portato via: De Laurentiis non ce l’ha fatta, purtroppo è ufficiale | Il sogno di una città è andato in frantumi
La stagione del post-scudetto è stata un incubo per il Napoli: società al lavoro per il futuro, ma il sogno dei tifosi è già svanito.
Provare a concludere il campionato a testa alta, quantomeno per evitare l’ultima onta, quella di diventare la peggior squadra con lo scudetto sulle maglie nella storia della Serie A a girone unico, “primato” conteso al Milan ’96-97. È questo l’ultimo auspicio dei tifosi del Napoli.
Il prossimo 3 maggio sarà trascorso un anno dalla magica notte di Udine, quella nella quale dopo l’1-1 sul campo contro i bianconeri scattò la festa per il terzo scudetto nella storia del Napoli. Un trionfo inaspettato a inizio stagione, ma figlio di un’annata memorabile.
In un campionato anomalo, segnato dalla cesura a novembre per il Mondiale in Qatar, Luciano Spalletti riuscì a valorizzare al meglio la rosa messagli a disposizione da Cristiano Giuntoli. Entrambi hanno lasciato Napoli dopo aver compiuto quell’impresa, forse immaginando quanto sarebbe stato difficile ripetersi.
Un concetto, questo, che era ben impresso anche nella mente dei tifosi e dello stesso presidente Aurelio De Laurentiis, ma nessuno avrebbe potuto immaginare un’annata così travagliata. Un vero e proprio calvario, con tre allenatori cambiati, sconfitte in serie e il rischio di interrompere un prestigioso primato.
Calvario Napoli: la Champions League è un miraggio
Il Napoli è infatti l’unica squadra italiana ad essersi qualificata per le coppe europee negli ultimi 15 anni. La striscia potrebbe interrompersi proprio al termine del campionato in corso, nonostante l’allargamento a otto del numero delle squadre italiane che parteciperanno alle coppe nella prossima stagione.
Proprio l’alternarsi degli allenatori è uno dei rimproveri principali mossi dalla piazza a De Laurentiis, già al lavoro per individuare l’allenatore del futuro. Walter Mazzarri e Francesco Calzona non hanno fatto meglio di Rudi Garcia, ma la certezza è che sulla panchina degli azzurri non si siederà uno degli idoli della tifoseria.
Panchina Napoli, sfuma il sogno dei tifosi
Fabio Cannavaro infatti non inizierà la carriera da tecnico in Serie A sulla panchina dei propri sogni. Il neo-tecnico dell’Udinese aveva recentemente dichiarato di sentirsi “predestinato” ad allenare il Napoli: “È solo una questione di tempo” le parole del Pallone d’Oro 2006, che non è mai stato preso in considerazione da De Laurentiis durante questa stagione. Per il momento, però, il destino ha trasformato Cannavaro in un avversario del Napoli.
Tra gli avversari dell’Udinese nelle ultime giornate di campionato ci saranno infatti proprio gli azzurri. La sfida è prevista in terra friulana il prossimo 5 maggio ed è facile immaginare l’emozione speciale che vivrà Cannavaro, chiamato però a concentrarsi sulla causa bianconera per evitare la retrocessione. Dall’altra parte i tifosi del Napoli e lo stesso De Laurentiis osserveranno con attenzione i primi passi di Fabio da tecnico in Serie A. Pensando a un destino che non si è (ancora) compiuto.