‘Farà la stessa fine di Skriniar’: Inter, suona il campanello d’allarme | Il rinnovo più importante è saltato
In attesa della festa scudetto, il clima in casa nerazzurra può venire turbato da uno sgradito imprevisto: la società corre ai ripari.
Se non stanchi, poco concentrati alla meta. I giocatori dell’Inter stanno avvertendo il peso di un campionato giocato di fatto per intero da primi della classe e a pochi centimetri dalla linea del traguardo si avverte qualche scricchiolio.
Del resto pareggiare due partite di fila in casa non è un ruolino in linea con la marcia da record di cui è stata protagonista la squadra di Simone Inzaghi nei primi sette mesi e mezzo della Serie A 2023-’24. Poco male, la gioia del 20° scudetto è comunque in arrivo e manca solo la data d’inizio dei festeggiamenti.
La leggera flessione di rendimento, quindi, figlia anche della delusione per la precoce eliminazione dalla Champions League già agli ottavi di finale, non modificherà certo la pianificazione della prossima annata, già partita da tempo con la coppia Ausilio-Marotta pronta a cogliere le occasioni sul mercato.
Il primo tassello per il futuro sarà ovviamente la conferma dell’allenatore. Il rinnovo del contratto di Inzaghi è certo. Il tecnico piacentino è attualmente legato all’Inter fino al giugno 2025 e al termine del campionato verrà annunciato il prolungamento pluriennale per colui che è ormai un idolo della tifoseria interista.
L’Inter e quei rinnovi in standby: tifosi con il fiato sospeso
La nuova Inter nascerà nel solco della tradizione recente, conseguenza diretta della situazione societaria, che resta delicata pur essendo sotto controllo. Il mercato dovrà essere chiuso in pareggio, ma non ci sarà la necessità di abbassare il monte ingaggi, aspetto che darà una discreta libertà di movimento ai dirigenti non solo per quanto riguarda i parametri zero.
La fine della stagione, questo è certo, non porterà novità riguardanti la proprietà che resterà salda nelle mani di Steven Zhang. Appena sarà definita la questione del prestito da rinnovare con Oaktree bisognerà però attivarsi per chiudere due rinnovi “scottanti”, quelli dei pilastri dell’Inter della seconda stella, appetiti dai club di mezza Europa e in scadenza nel 2026.
Inter, il futuro di Lautaro resta in bilico: la firma si fa attendere
Stiamo parlando di Nicolò Barella e soprattutto di Lautaro Martinez. Se non sembrano esserci dubbi sul futuro del centrocampista, che la scorsa estate ha rifiutato una proposta del Newcastle, qualche nube in più c’è attorno al Toro, la cui firma sul rinnovo continua a slittare.
L’ad sport Beppe Marotta continua a dichiararsi ottimista, ma l’accordo non è stato ancora raggiunto ed è inevitabile che i tifosi temano che si ripeta quanto accaduto con Milan Skriniar, sedotto dal Psg a pochi mesi dalla scadenza del contratto e volato in Francia la scorsa estate a parametro zero. Lo stipendio di Martinez è oggi vicino a quelli di altri big della rosa come lo stesso Barella e Calhanoglu. L’argentino si aspetta quindi un aumento d’ingaggio che lo avvicini agli 8 milioni netti, in linea con l’esaltante rendimento avuto da Lautaro in campionato. Il Toro chiede uno sforzo in più e la distanza sembra minima. Ma il tempo inizia a stringere.