“Non andrò mai da un’altra parte”: Milan, la dichiarazione d’amore fa impazzire i tifosi | Sarà un pilastro per tanti anni
In casa rossonera si pensa già alla prossima stagione: deciso il primo punto fermo, le sue parole a sorpresa.
Da una parte l’orgoglio, per evitare la sesta sconfitta consecutiva nel derby. Dall’altra il desiderio di apporre la ciliegina su una torta senza macchie, almeno per quanto riguarda il percorso in campionato. Saranno questi gli approcci, diversi ma non troppo, alla base dell’attesissima stracittadina della Madonnina numero239 della storia.
Il paradosso è che lunedì 22 aprile Milan e Inter si troveranno di fronte per una sfida dall’importanza più simbolica che pratica, dal momento che le posizioni in classifica delle due squadre sembrano ormai cristallizzate. I nerazzurri avviati verso il traguardo storico del 20° scudetto, i cugini verso un secondo posto che non sembra essere in discussione.
La Serie A, però, è un po’ come il Festival di Sanremo e un po’ come il Palio di Siena. Chi arriva alle spalle del vincitore brucia di delusione e se magari non è proprio come essere il primo degli sconfitti, mai come quest’anno la seconda piazza non farà felice chi la occupa.
Il Milan era infatti partito con il chiaro obiettivo di anticipare sul tempo l’Inter nella conquista della seconda stella. La storia del campionato ha detto altro, fin dal derby d’andata, stravinto 5-1 dall’Inter che mise subito in chiaro le gerarchie cittadine e del campionato.
Milan, obiettivo derby: in palio c’è un pezzo di futuro
La delusione è stata ormai metabolizzata all’interno della tifoseria milanista, come da giocatori, società e staff tecnico, ma l’obiettivo resta quello di evitare di vedere i cugini fare festa proprio nel derby, giocato peraltro in casa del Milan. Interrompere la striscia di sconfitte nella stracittadina rappresenterebbe di fatto la prima pietra in vista della prossima stagione.
Il nuovo Milan deve ancora prendere forma, sotto tutti i punti di vista. La conferma di Stefano Pioli non è ancora certa, così come devono essere definite le strategie sul mercato. Le certezze risiedono allora in società, come si può evincere dalla roboante dichiarazione rilasciata a La Gazzetta dello Sport dall’amministratore delegato Giorgio Furlani.
Milan, Giorgio Furlani dirigente-tifoso: “Qui per sempre”
Il dirigente milanese, che ricopre anche il ruolo di Chief Executive Officer, ha infatti parlato della propria incrollabile fede milanista, anticipando la volontà di restare a vita nel club rossonero: “Per me non è questione di carriera, c’è solo il Milan: il club a cui sono legato oggi e per sempre. Non cerco la ribalta nel calcio, non andrò mai in nessun’altra società”.
Concetti molto chiari, che faranno la gioia dei tifosi rossoneri. Furlani, che ha poi citato Savicevic e Papin come giocatori preferiti da tifoso non senza ricordare momenti iconici come la cavalcata vincente di George Weah contro il Verona nel ’96 e i quattro gol di Van Basten al Göteborg in Champions nel ’92, ha poi ribadito il concetto in termini molto… perentori: “Quando mi è stata offerta l’opportunità di far parte della società mi sono fatto una domanda: ‘Sul letto di morte mi pentirò di averlo fatto o no?’. Ho risposto di no”. E c’è spazio anche per un “avviso” ai famigliari: “Io milanista per scelta? Ai miei figli questa libertà non è concessa: esiste solo il Milan”.