Lazio, dopo quasi 20 anni arriva l’addio | ‘Una lunghissima storia è destinata a finire’
Rivoluzione totale in vista in seno al club biancoceleste: l’era Tudor segna la svolta definitiva, si profila un inatteso divorzio.
In casa Lazio è ben esposto il cartello dei lavori in corso. Il terremoto seguito alle dimissioni presentate a sorpresa da Maurizio Sarri lo scorso 12 marzo ha di fatto segnato l’inizio della programmazione della prossima stagione, anche in chiave mercato.
A differenza di quanto era trapelato nelle prime ore successive al clamoroso passo fatto dal Comandante, infatti, il presidente Claudio Lotito non ha optato per un traghettatore in panchina per concludere la stagione, cercando al contrario di anticipare i tempi mettendo subito sotto contratto il tecnico a cui affidare la ricostruzione.
Un termine, questo, che può sembrare eccessivo, ma che in realtà ben fotografa ciò a cui pare destinata la Lazio. Un ciclo volge infatti al termine e Igor Tudor spetterà il compito di aprirne un altro, guidando il club a compiere scelte anche dolorose in sede di campagna acquisti e cessioni.
Dopo l’addio di Sergej Milinkovic-Savic avvenuto la scorsa estate, infatti, altri senatori sembrano destinati a svestire il biancoceleste. Pochi dubbi sembrano infatti esserci sulla partenza di Felipe Anderson, il cui contratto scadrà il prossimo 30 giugno, ma tutt’altro che improbabile è che a fare le valigie siano anche Luis Alberto e capitan Ciro Immobile.
Lazio all’anno zero: quanti senatori al passo d’addio
Si aggiungano i dubbi sul futuro del vice capitano Alessio Romagnoli, il cui rinnovo è in stallo, ed ecco che la tifoseria biancoceleste rischia davvero di fare i conti nei mesi più caldi dell’anno con un’autentica rivoluzione sul mercato, con Tudor stella polare del nuovo corso e pronto a indicare gli elementi più adatti per il proprio credo tattico.
Nel mentre non bisogna trascurare l’importanza di cercare di chiudere nel miglior modo possibile la stagione, attraverso il raggiungimento della finale di Coppa Italia e di un piazzamento europeo in campionato. Alla società spetterà invece il compito di prendere altre decisioni ugualmente importanti per il futuro del club, che si appresta a vivere una svolta anche sul piano organizzativo.
Rivoluzione Lazio: cambia la sede del ritiro
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, infatti, la prossima estate la Lazio potrebbe svolgere il classico ritiro precampionato in una località diversa da Auronzo di Cadore, meta prescelta da oltre 15 anni e mai messa in discussione dalle gestioni tecniche succedutesi.
Alla base della possibile novità i ritardi nella firma sull’accordo biennale da 600.000 euro che era stato raggiunto tra le parti. Lo stesso presidente Lotito non ha ancora sciolto le riserve e in assenza del via libera entro la data di validità del diritto di prelazione l’amministrazione comunale di Auronzo sarà libera da qualsiasi vincolo. Il futuro della Lazio è adesso: anche fuori dal campo.