Senza Sarri non accetta: Lazio, sfuma il grande colpo di mercato | Le parole dell’agente sono una mazzata
In casa biancoceleste è iniziata l’era Tudor: come il nuovo corso tecnico influirà sul mercato, un top player dice no.
Dal secondo posto in classifica, miglior risultato dell’era Lotito, alle dimissioni a poco più di due mesi dalla fine della stagione. L’era di Maurizio Sarri alla Lazio è stata all’insegna degli alti e bassi e si è conclusa nel peggiore dei modi.
Che sarebbe stato difficile fare meglio della stagione 2022-’23, conclusa alle spalle dell’imprendibile Napoli, l’ambiente biancoceleste l’aveva intuito in tempi non sospetti, di fatto dagli esordi dello scorso mercato estivo, caratterizzato da una cessione illustre.
L’addio di Sergej Milinkovic-Savic, che a un anno dalla scadenza del contratto ha deciso di dire sì alle sirene tentatrici dell’Arabia Saudita, ha privato l’organico della Lazio del proprio giocatore più determinante in ogni zona del campo, oltre che di uno dei migliori giocatori dell’intera Serie A.
L’impazienza dello stesso Sarri, che durante tutto il corso del mercato non ha mai nascosto le proprie perplessità nei confronti dell’attendismo del club sul fronte delle trattative, ha scandito la fase di avvicinamento al campionato e all’inizio della fase a gironi della Champions League.
Lazio, l’addio di Sarri cambia il mercato: un affare è già sfumato
Alla fine la società si è mossa eccome, allungando una rosa che era piuttosto corta in fatto di alternative, ma senza rinforzare davvero la formazione titolare, che ha di fatto avuto un solo innesto, quello di Matteo Guendouzi, andato a sostituire proprio Milinkovic-Savic, seppur con caratteristiche tecniche differenti.
Si aggiunga il rendimento sotto le aspettative di giocatori come Immobile, Zaccagni e Felipe Anderson, non in linea con la scorsa stagione, ed ecco spiegate le difficoltà incontrate dalla Lazio nel corso di tutta la stagione, che hanno spinto Sarri a rassegnare le dimissioni. Dopo qualche giorno di riflessione la società ha deciso di puntare su Igor Tudor, la cui visione del calcio è diversa da quella di Sarri. Le conseguenze si vedranno sul mercato: un affare potenziale è infatti già sfumato.
Jorginho, quale futuro? L’agente frena sul ritorno in Italia
Tutto fa infatti pensare che nel mezzo del centrocampo della Lazio 2024-’25 non ci sarà Jorginho. Il regista della nazionale italiana, che andrà a scadenza di contratto con l’Arsenal a fine giugno, punta a tornare in Italia. Ritrovare Sarri, suo maestro al Napoli, lo avrebbe spinto a trasferirsi alla Lazio. Ora che lo scenario è cambiato le parole pronunciate solo poche settimane fa dall’agente Joao Santos sembrano aver perso valore: “Lo vedrei bene alla Lazio per la presenza di mister Sarri”.
Intervenuto a Radio Sportiva, Santos ha ora cambiato parzialmente “versione”, pur non chiudendo al ritorno in Serie A del proprio assistito: “Jorginho ha giocato tutta la vita in Italia, ma parleremo con l’Arsenal perché là sta facendo bene”. Quel che è certo è che il calcio di Tudor non prevede un play con le caratteristiche di Jorginho. Le vie del mercato, tuttavia, si sa, sono infinite e imprevedibili.