Madrid chiama, Napoli risponde: il fuoriclasse lancia l’appello | L’ultima parola spetta alla società
Da Madrid a Napoli, il tema è ricorrente. Uno dei calciatori più forti al mondo grida alla giustizia: “è ora di smetterla”
Il Napoli di Francesco Calzona ha perso ufficialmente il treno diretto al binario Champions League. Lo scontro diretto disputato allo Stadio Diego Armando Maradona contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini è terminato con un secco 0-3 a favore degli ospiti.
Impronosticabile ciò che sta vivendo la squadra partenopea; dall’essere Campioni d’Italia, dimostrandosi la squadra da battere a terminare la stagione tra le ultime posizioni della parte sinistra della classifica e con zero trofei.
Oltre il campionato di Serie A, sono stati eliminati agli ottavi di finale di Coppa Italia e Champions League, rispettivamente contro il Frosinone di Di Francesco e il Barcellona di Xavi. Una stagione totalmente deludente, che ha scatenato in De Laurentiis una fortissima voglia di rivoluzionare la squadra.
Sarà un nuovo Napoli, che cambierà in tutte le zone di campo. Verranno acquistati nuovi difensori per sopperire all’assenza di Kim in questa stagione, nuovi centrocampisti per sostituire i partenti, tra cui Piotr Zielinski, promesso sposo all’Inter a parametro zero e una nuova punta centrale, poichè Victor Osimhen ha già dichiarato di voler cambiare divisa e campionato.
Caos totale
Oltre ai pessimi risultati sportivi, i partenopei sono protagonisti anche e purtroppo di situazioni in cui non è la squadra ad aver perso, ma l’essere umano. Juan Jesus, il difensore degli azzurri, nell’ultimo match contro l’Inter, ha denunciato i presunti insulti razzisti ricevuti da Francesco Acerbi, il quale però è stato assolto per mancanza di prove.
La vicenda non sembra terminare, con il brasiliano che in seguito alla sanzione del Giudice Sportivo ha rilasciato una lettera sui social, nella quale si dimostra profondamente contrariato ed avvilito, non aspettandosi una tale indifferenza riguardo l’accaduto.
Iniziative e solidarietà
Al suo fianco sono scesi in campo, seppur metaforicamente, altri giocatori che si sono resi protagonisti della lotta contro il razzismo nei tempi odierni. Come racconta SkySport, Juan Jesus è stato sostenuto da Maignan, che fu vittima di cori razzisti ad Udine e Vinicius Jr, bersagliato continuamente nei campi della Liga.
Poichè i Giudici Sportivi della Serie A non hanno agito correttamente secondo il Napoli, il club ha proposto diverse iniziative nel match contro l’Atalanta, tra cui l’hashtag #iostoconJJ, la fascia di capitano per un giorno al calciatore e l’inginocchiarsi nel pre partita. Oltre a ciò ha comunicato che non partecipera più a nessun progetto collettivo proposto dalla Lega Serie A e che non stamperà la scritta antirazzismo sulla propria divisa da gara.