Formula 1, dramma per l’intera Scuderia | Pilota pugnalato alle spalle: è successo all’interno del paddock
Il Mondiale 2024 è appena iniziato e promette sorprese, ma a tenere banco è la tensione all’interno di un top team: colpi di scena in serie.
“Quando qualcosa può andare male, andrà sicuramente peggio”. L’assunto della Legge di Murphy è famosissimo. In pochi, tuttavia, avrebbero immaginato fino a poche settimane fa di poterlo applicare a quello che sembrava uno dei contesti sportivi più invidiati e vincenti del mondo: la Red Bull Racing.
E invece è proprio vero che, per proseguire sulla falsa riga delle locuzioni celebri, i guai non vengono mai da soli. Perché se lo scoppio del cosiddetto “caso Horner” pochi giorni prima del via del Mondiale 2024 poteva già essere un fosco presagio in vista della stagione agonistica, i primi risultati in pista hanno confermato il sospetto.
Il ritiro shock di Max Verstappen in Australia ha posto fine alla serie di 43 GP portati a termine dal tre volte campione del mondo, tutti rigorosamente e ovviamente in zona punti. Si tratta di una spia di vulnerabilità inattesa per la RB-24, che sembrava essere la solita astronave perfetta ideata da Adrian Newey.
Le immagini di un Verstappen furente ai box hanno fatto il giro del mondo, quasi quanto quelle della doppietta Ferrari all’Albert Park. A Maranello non si illudono che i rivali di Milton Keynes siano tornati “terrestri”, ma i segnali ci sono, per la gioia anche di chi confida in un Mondiale più equilibrato.
Red Bull, non solo il caso Horner: un guaio tira l’altro
Fatto sta che queste stesse defaillances in pista avrebbero fatto meno rumore in un contesto differente, ovvero se il mondo Red Bull non fosse ancora turbato dalla lotta intestina scoperchiata dalla bufera che ha coinvolto Horner.
Anche perché al contesto generale va aggiunta l’ennesima delusione legata al rendimento di Sergio Perez. In Australia il messicano aveva la chance di mettersi in mostra in assenza di Verstappen, invece ha disputato un altro GP anonimo, chiuso a quasi un minuto da Sainz. L’addio di Checo a fine stagione, quando scadrà il suo contratto, sembra sicuro. Meno certo è il nome del suo sostituto, la cui scelta potrebbe dipendere anche dal futuro di Verstappen.
Rivoluzione Red Bull: Perez e Verstappen verso l’addio, in arrivo un campione del mondo
I nomi che circolano per il dopo Perez sono due ed entrambi spagnoli. Fernando Alonso o Carlos Sainz? Trattasi di profili molto differenti, per età, curriculum e prospettive. L’attuale ferrarista è un prodotto del vivaio della Red Bull, che l’ha poi lasciato andare, mentre Alonso è un vecchio pupillo di Horner. Secondo quanto riportato da ‘F1-Insider’, quest’ultimo avrebbe anzi già quasi definito l’ingaggio del due volte campione del mondo.
A 43 anni lo spagnolo, attualmente all’Aston Martin, sogna di tornare a competere per il titolo mondiale e la Red Bull può offrirgli questa opportunità. E Verstappen? I rapporti tra Max e Fernando sono buoni, ma l’arrivo dell’asturiano sarebbe legato proprio al possibile, clamoroso passaggio dell’olandese alla Mercedes, eventuale conseguenza dell’addio di Horner alla Red Bull. Ingaggiando Alonso l’attuale team principal metterebbe pressione sul “nemico” Helmut Marko e sullo stesso Verstappen, nella convinzione che la Red Bull potrà confermarsi ai vertici anche senza l’apporto di Super Max…