Catastrofe totale in Formula 1: finisce tutto a pugni in faccia | La situazione è fuori controllo
Ecco che cosa è successo. Sono più dolori che gioie per il team e la luce in fondo al tunnel non si riesce proprio a intravedere.
Dopo le più grandi vittorie e quei cicli che resteranno nella storia di ogni sport, è altrettanto facile cadere nella trappola della normalità. Solo in quel caso si capisce quanto sia difficile arrivare al traguardo prima degli altri e magari confermarsi di anno in anno. Solo i più grandi ci riescono ma anche per loro le chance non sono infinite.
Servono davvero tante componenti perché ciò accada: la macchina, il pilota, un team affiatato e un’ottima strategia. Le regole in Formula 1 sono spesso cambiate e a questo giro qualcuno ha pagato più di ogni pessima previsione. Chi l’avrebbe detto a inizio stagione?
Le cose non stanno andando per il verso giusto, se vogliamo usare un eufemismo. Ecco perché è arrivato il momento di metterci la faccia e non cercare assolutamente alibi. I tifosi vogliono risposte e la macchina dovrà per forza di cose tornare a correre veloce come nei tempi migliori. Solo così ritorneranno i punti e i sorrisi.
In tanti vorrebbero portare avanti il nastro e sapere come andrà finire, anche solo per saltare questo momento così delicato ed evitare inutili sofferenze. Purtroppo non è possibile. La realtà e la verità ora sono più dure che mai. È necessario affrontare le difficoltà a testa alta.
Lo sfogo del team principal
Questo inizio di stagione per la Mercedes è stato a dir poco deludente, con l’ex campione del mondo Lewis Hamilton che è rimasto praticamente a guardare le affermazioni dei rivali di pista.
La macchina non va come vorrebbe e le regole introdotte nelle ultime stagioni sembrano aver decisamente allontanato la scuderia dal concetto di vittoria. Il team principal Toto Wolff però non cerca scuse e prova a spiegare che cosa è successo.
“Pugni sul naso ma non posso”
Toto Wolff si è detto dispiaciuto per il momento così complicato della Mercedes che sta privando i tifosi di quelle emozioni cui erano stati abituati soltanto qualche stagione fa. Ai microfoni di Motorsport.com il dirigente austriaco ha persino fatto mea culpa con toni molto particolari.
“Per certi versi mi darei dei pugni sul naso. Dobbiamo continuare a crederci ma al momento è molto dura”. E su un parallelo col mondo del calcio, quando l’allenatore è il primo a pagare quando le cose non vanno bene, Wolff ha aggiunto: “Non è che posso andare al Chelsea o al Liverpool o alla Ferrari. La mia ruota da criceto continua a girare e non posso scendere”.