“Venduta al calcio scommesse”: Roma, a distanza di anni l’assurda verità | Uno squarcio nel cuore di tutti i tifosi
I tifosi giallorossi sognano in grande dopo l’avvento in panchina di De Rossi: un brutto ricordo da cancellare torna d’attualità.
Poco più di due mesi dopo l’esonero subito dalla Roma, José Mourinho è riapparso in pubblico, in un contesto del tutto inedito e inaspettato. Lo Special One ha infatti indossato i panni dello sbandieratore nel Mondiale MotoGP, impugnando la bandiera a scacchi a Portimao.
Si sarà sicuramente trattato di un’emozione particolare anche per chi è abituato a palcoscenici prestigiosi come quelli che Mou calca da ormai 20 anni. Era infatti proprio il 2004 quando un giovanissimo José stupì il mondo conquistando la Champions League alla guida del Porto nella finale vinta contro il Monaco.
Tante altre vittorie sono seguite nella carriera di Mourinho, anche alla guida di club italiani. I tifosi di Inter e Roma sono tuttora legatissimi alle gesta dell’allenatore portoghese in virtù dei successi internazionali conseguiti. L’ultimo, la Conference League con i giallorossi nel 2022, un anno prima dell’amara finale di Europa League persa contro il Siviglia.
L’esonero dello scorso gennaio non ha quindi spezzato il filo che legherà per sempre il popolo giallorosso a Mourinho, che ora resta in attesa di un’altra chiamata per allungare la propria carriera e arricchire la propria bacheca. Del resto la vittoria della Conference ha permesso ai tifosi della Roma di tornare a festeggiare un torneo dopo 14 anni di attesa.
1986 e lo scudetto delle polemiche: il “caso” Roma-Lecce
L’ultimo titolo era infatti la Coppa Italia vinta nel 2007-’08, mentre per tornare all’ultimo scudetto bisogna ormai andare indietro di ben 23 anni. Il 17 giugno 2001 la Roma si laureò campione d’Italia per la terza volta nella propria storia sotto la guida di Fabio Capello e grazie ai gol di fuoriclasse come Francesco Totti, Gabriel Batistuta e Vincenzo Montella.
Il neo allenatore della Roma Daniele De Rossi, che sarebbe approdato in prima squadra la stagione successiva, sogna di far rivivere quei giorni ai tifosi, che prima e dopo quel trionfo hanno dovuto incassare tante delusioni e tanti amari secondi posti. Il più clamoroso risale al campionato 1985-’86, quando la Roma di Sven-Goran Eriksson vide sfumare lo scudetto alla penultima giornata a causa della sconfitta casalinga alla penultima giornata per 3-2 contro il già retrocesso Lecce.
Roma-Lecce e un ricordo che fa ancora male: tifosi infuriati sui social
A fare festa fu la Juventus, che nell’ultima giornata vinse proprio a Lecce, mentre a giocatori e tifosi della Roma rimase lo shock per un ko inspiegabile anche a quasi 40 anni di distanza. A ribadirlo è stato Zbigniew Boniek, che quel giorno era in campo: “Ogni volta che ci ripenso mi sembra ancora più incredibile. Era una partita da vincere 9-1 e perdemmo per 2-3, compromettendo il tricolore che sentivamo già sulla maglia” ha detto il polacco intervistato da ‘Il quotidiano di Puglia’.
Un’incredulità condivisa con i tifosi, tra i quali c’è anche chi, commentando l’intervista di Boniek, imputa quella sconfitta a ragioni extracalcistiche. Uno sfogo frutto della rabbia per un pomeriggio entrato nella storia del calcio italiano.