‘Funziona solo in Nazionale’: Allegri, così non può più continuare | Investimento bruciato e addio vicinissimo
In casa Juventus tiene banco il caso di un big che convince solo con la maglia della nazionale: il club si interroga, cessione in vista.
L’ultima sosta del campionato 2023-’24 è trascorsa in casa Juventus all’insegna di dubbi e preoccupazioni. Il trend degli ultimi due mesi del resto non lascia tranquilli neppure per il raggiungimento dell’obiettivo minimo della stagione, il ritorno in Champions League.
Con sette punti nelle ultime otto partite la media dei bianconeri è da zona retrocessione. Incredibile anche solo pensarlo se si pensa ai 52 punti che la squadra di Allegri era invece stata in grado di conquistare nelle prime 21 giornate. Un vero e proprio crollo, che non ha spiegazioni apparenti, ma che rischia di rovinare quanto fatto.
Proseguendo su questa media negli ultimi otto turni, infatti, un posto tra le prime quattro della classifica è tutt’altro che certo, almeno se dietro terranno il passo avuto nelle ultime giornate. In soccorso della Juventus può venire l’eventuale “bonus” legato al ranking Uefa che può garantire il pass Champions anche alla quinta classificata della Serie A.
L’obiettivo della società è però quello di tornare a calcare il palcoscenico europeo più prestigioso solo grazie alle proprie forze e del resto tra gli obiettivi del club c’è anche quello di disputare la Final Four della prossima Supercoppa Italiana, raggiungibile con il secondo posto in campionato o la finale di Coppa Italia.
Juventus, in arrivo il mese della verità: in tanti si giocano la conferma
Insomma, per Allegri e per tutto il gruppo bianconero l’ultimo mese sarà quello della verità, fondamentale per capire quale giudizio dare al rendimento di una stagione che finora è stata a due facce. Al termine dell’annata verranno poi prese le decisioni del caso tanto sul tecnico, a contratto fino al giugno 2025, quanto su alcuni elementi della rosa che non hanno convinto fino in fondo.
Tra questi ci sono veterani come Federico Chiesa, anch’egli con solo un altro anno di contratto, ma anche i pochi nuovi innesti portati dalle ultime due sessioni di mercato. Si pensi a Carlos Alcaraz, arrivato in prestito dal Southampton, ma anche di Timothy Weah. Il figlio d’arte, unico acquisto della scorsa estate, è stato finora protagonista di una curiosa dicotomia di rendimento.
Juve, mistero Weah: deludente con Allegri, super in nazionale
Nella Juventus infatti l’esterno statunitense è stato protagonista di prestazioni spesso opache, mentre in nazionale Tim è un punto fermo ed è fresco di conquista da protagonista della Concacaf Nations League 2023-’24. Una delle motivazioni potrebbe essere legata al ruolo. Pur avendo fatto in qualche occasione l’esterno a tutta fascia anche al Lille, infatti, Weah jr resta un esterno d’attacco nel 4-3-3 e qui lo utilizza il ct degli Usa Gregg Berhalter.
Negli schemi di Allegri, invece, il ragazzo trova spazio solo come quinto di centrocampo, con il risultato di perdere spesso lucidità e freschezza negli ultimi metri. La Juve ha investito 12 milioni per il cartellino di Weah, finora senza raccogliere grandi risultati. Il finale di stagione sarà decisivo. La permanenza del giocatore a Torino non è certa, ma non si può escludere che il club decida di cederlo in prestito per non disperdere la spesa effettuata.