Quest’altra sconfitta non ci voleva: periodo complicato per il campione italiano | Sul più bello è arrivata la resa
La strada adesso si fa in salita. Periodo difficile per il tennista italiano: ennesima sconfitta incassata sul terreno di gioco
Il Miami Open, noto anche come Masters di Miami, è un torneo di tennis, sia maschile che femminile, che si disputa sui campi in cemento degli impianti dell’Hard Rock Stadium di Miami Gardens, in Florida, Stati Uniti, durante i mesi di marzo e aprile.
Una denominazione che ha solo dal 2015, poichè dal 1985, data della sua creazione, era conosciuto con il nome di Lipton International Players Championships. La competizione ha cambiato moltissime volte il nome nel corso della sua storia, in base agli sponsor paganti.
Nel 2002 il nome del torneo è stato cambiato in NASDAQ-100 Open; nel 2007 ha assunto il nome Sony Ericsson Open, mentre dal 2013 il nome è Sony Open Tennis. Dal 2015, e tutt’ora definitivo, è noto come Miami Open presented by Itaú.
Il progetto nasce da una vecchia idea di Butch Buchholz che già negli anni 60, quando è protagonista nel circuito professionistico, desidera organizzare un torneo che sia di proprietà dei giocatori e non delle federazioni. L’idea si concretizzò 20 anni dopo, quando divenne capo dell’ATP, creando un torneo di 128 giocatori, sia uomini che donne, che si sfidavano in contemporanea per un ricco montepremi.
La sua storia
Quando ottenne le garanzie finanziare negli anni 90, avendo l’appoggio dell’ATP e della WTA ed un solido contratto per i diritti televisivi e con sponsor milioniari, diede vita ad uno dei tornei più importanti e seguiti del tennis.
I tennisti italiani non hanno mai eccelso in questa competizione, raggiungendo massimo i quarti di finale con Cristiano Caratti e Diego Nargiso nel 1991-1992, ad eccezione degli ultimi anni in cui nel 2017 Fabio Fognigni raggiunse la semifinale e il 2021 con la finale di Jannik Sinner, persa contro Medvedev.
Sconfitta pesante
Nella nuova edizione dei Master 1000 di Miami, l’Italia si ferma al primo turno con Lorenzo Sonego. Il tennista torinese ha subito la rimonta da parte del suo avversario Daniel Evans, vincitore della partita col punteggio di 1-6/6-3/6-4.
Sonego aveva dominato il primo set con un parziale di 5-0 e 20 punti a 3 dopo i primi due game, lasciando intendere che la partita terminasse come nei tre precedenti avuti contro Evans, ma così non è stato. Solo 4 vittorie, di cui nessuna consecutiva e 9 sconfitte, posizionandosi momentaneamente sesto nella classifica italiana che qualifica alle Olimpiadi. Solo i quattro migliori italiani possono accederci, rischiando dunque di non giocare la competizione.