La sentenza che tutti aspettavano è appena arrivata: non vedrà più un campo da gioco | Una vita stravolta per sempre
La sentenza è ufficialmente arrivata, la sua vita cambierà per sempre: addio ai campi da gioco e al mondo del calcio
Il mondo del calcio è pieno di storia, successo, ambizioni e dedizione, ma purtroppo ci sono alcuni calciatori che fuori dal campo assumono un comportamento decisamente fuori le righe, avendo problemi con la legge e venendo conseguentemente multati o addirittura arrestati.
Nonostante svolgano uno dei lavori più invidiati al mondo, sono tantissimi i calciatori protagonisti di episodi di questo genere. Grandi numeri, prodezze indimenticabili, ma anche aneddoti in grado di classificarli come geniali ma senza regole, fuori da qualsiasi tipo di schema.
Se fossero stati meno dediti agli eccessi avrebbero potuto scrivere la storia, o far ancor di più di quanto non abbiano già fatto. O forse no, perchè è proprio la loro componente di follia ad aver fatto fuoriuscire l la loro unicità.
Sono tanti i campioni da poter inserire in questa lunga lista: Maradona, Di Canio, Adriano, Ronaldinho, Sivori, Balotelli, Cassano, Best, Cantona, Gascoigne, tanto per citarne alcuni; gli esempi più lampanti di genio e sregolatezza.
Oltre il limite
Ci sono casi in cui eccedono, andando oltre il limite. Casi in cui hanno problemi con la legge non derivanti da delle semplici bravate, ma da episodi che coinvolgono direttamente persone terze e che vanno severamente puniti.
Si tratta del caso dell’ex giocatore di Milan, Real Madrid e Manchester City, il brasiliano Robinho, il quale è stato arrestato nella sua terra madre dopo che il giudice della corte suprema ha respinto la sua richiesta di sospensione della condanna di 9 anni di carcere ricevuta per violenza sessuale.
Decisione presa
La cassazione brasiliana ha riconosciuto la validità della sentenza italiana, decidendo che la pena debba essere scontata anche in Brasile. Una decisione contestata dall’avvocato dell’ex calciatore, il quale ritiene sia incostituzionale, richiedendo un rinvio del trasferimento in carcere e la libertà fino alla sentenza inappellabile della Corte Suprema.
Secondo la ricostruzione delle autorità italiane, lo stupro sarebbe avvenuto nel quartiere di Bicocca nella discoteca in cui la ragazza festeggiava il suo 23esimo compleanno. Robinho avrebbe accompagnato a casa la famiglia per poi andare nel locale, dove avrebbe indotto la vittima ad ubricarsi per procedere all’atto nel guardaroba, insieme a degli amici. La vittima avrebbe denunciata l’accaduto 6 mesi dopo, ma l’ex calciatore continua a negare l’accaduto e rivendicare la sua libertà.