Tennis, per l’Italia un’altra batosta: ‘È notte fonda’ | Altro che sconfitta di Sinner
Non è oro tutto quello che luccica. L’evento delle ultime ore oscura in parte le recenti imprese dell’altoatesino.
Non fermatevi proprio adesso. Sembra essere questo l’invito dei tifosi ai nostri rappresentanti del tennis, a poche settimane dalle imprese di Jannik Sinner e a una nuova presa di coscienza nazionale.
Non solo il calcio ma anche altri sport possono far impazzire di gioia un popolo che non aspettava altro. Gioire delle vittorie degli italiani in campo significa partecipare all’evento e sentirsi sempre più orgogliosi. Siamo forse arrivati alla fine di un ciclo?
Probabilmente è presto per dirlo ma alcuni segnali vanno proprio in quella direzione. I mostri sacri di uno sport da sempre diviso tra la lotta contro se stesso e la competizione con l’avversario può vivere dei momenti assolutamente particolare.
Uscire dal seminato ci consente di analizzare quanto successo e capire se siamo ancora in lizza per i posti al sole o se è già tornato quel momento in cui era necessario rincorrere. Ecco che cosa è successo e come possono sentirsi adesso i tifosi italiani davanti alla tv.
Il cuore oltre l’ostacolo
Ci sono due atleti in particolare che, con stili di gioco diversi, possono portare in alto il nome del movimento. Stiamo parlando di Matteo Berrettini e di Jannik Sinner. I due tennisti hanno vissuto ultimamente momenti difficili.
Ciò che però inorgoglisce un popolo intero è stata la loro voglia di lottare e di andare oltre i propri limiti. Non ci sono riusciti ma la prossima volta ci riproveranno con ancora maggiore convinzione. Due storie apparentemente diverse ma accomunate da un elemento più che rilevante.
Finale amaro
Se l’altoatesino si è dovuto arrendere di fronte al numero 2 Carlos Alcaraz, non proprio l’ultimo arrivato, la beffa per Berrettini si è consumata in finale. In occasione del Challenger 175 in Arizona infatti l’atleta italiano ha ceduto il passo a Nuno Borges, numero 60 al mondo e campione in carica proprio in America.
Sia per Sinner che per Berrettini però ci sono note positive da tenere a mente. Il campione in carica degli Australian Open ha ammesso di essere stato troppo prevedibile nel suo gioco mentre Berrettini ha di fatto salutato il proprio rientro, sentendosi felice per aver giocato finalmente a buoni livelli. Il tennis italiano riparte da qui e non ci deluderà. Con impegno e concentrazione ogni traguardo potrà essere possibile.