Tennis, doppio schiaffo per l’Italia | La grande cavalcata si ferma qui: troppo bello per essere vero
Due delusioni per il tennis italiano dopo l’entusiasmo per le imprese di Sinner e per quella di Nardi contro Djokovic a Indian Wells.
Luca Nardi è entrato nel club dei Magnifici 9, quello dei tennisti italiani capaci di battere un numero 1 del mondo, allungandolo ovviamente di un’unità. L’11 marzo è stato il giorno più bello della fin qui giovane e molto promettente carriera del tennista pesarese, capace di entrare nella storia del torneo di Indian Wells e del tennis mondiale.
La vittoria in tre set su Novak Djokovic al terzo turno del torneo californiano ha infatti dato ulteriore lustro al tennis italiano, che già grazie alle continue imprese di Jannik Sinner sta continuando ad aggiornare con un’esaltante periodicità i propri primati tra Masters 1000, Slam e ranking ATP.
Classe 2003, Nardi non è ancora riuscito a qualificarsi per il tabellone principale di nessuno dei quattro Major, ma tutto fa pensare che questo tabù possa cadere in occasione del prossimo Roland Garros, dove Luca si presenterà sull’onda dell’entusiasmo dello “scalpo” più illustre possibile per un tennista, ma non solo.
Nardi è infatti un ottimo specialista della terra rossa, dove ha vinto due dei tre tornei ITF che già popolano il suo palmares, sebbene il primo trionfo in assoluto sia arrivato nel 2020 sul cemento di Sharm el-Sheikh contro un avversario di valore ed esperienza come Jaroslav Pospísil. La corsa di Nardi a Indian Wells si è però interrotta già agli ottavi di finale.
Indian Wells, niente miracolo bis per Nardi: la corsa si ferma contro Paul
La stanchezza fisica e mentale seguita al successo su Djokovic è infatti costata cara al marchigiano, che al cospetto dello statunitense Tommy Paul, numero 17 del ranking mondiale, non è di fatto mai stato in partita, cedendo per 6-4, 6-3 in meno di un’ora e mezzo. Nardi è stato tradito in particolare dal servizio, senza riuscire neppure a trovare mai il timing giusto per rispondere con efficacia.
Del resto di fronte c’era il semifinalista degli Australian Open 2023, che solo lo scorso ottobre era stato capace di arrampicarsi al 12° posto della classifica mondiale, quindi va da sé che per Nardi il bilancio di Indian Wells sia largamente positivo nonostante non sia riuscito il secondo “miracolo”. Fatto sta che per i colori italiani non si è trattato dell’unica delusione dal primo Masters 1000 della stagione.
Indian Wells, delusione azzurra nel doppio: Vavassori e Bolelli fuori in semifinale
Anche nel doppio maschile infatti si è dovuta registrare un’eliminazione, in questo caso assai più bruciante. Il duo formato da Andrea Vavassori e Simone Bolelli si è infatti fermato in semifinale di fronte a Marcel Granollers e Horacio Zeballos, teste di serie numero 5. Lo spagnolo e l’argentino si sono imposti con il punteggio di 4-6 7-6 10-8 al termine di un match tiratissimo che ha lasciato molti rimpianti alla coppia azzurra.
Lo spagnolo e l’argentino, che agli ottavi avevano eliminato Sinner e Sonego, sono infatti stati costretti ad annullare un match point che gli azzurri avevano saputo conquistarsi durante il tie break del secondo set. Il super tie break del terzo ha poi deciso l’incontro, facendo sfumare per Bolelli il sogno di tornare a disputare una finale a Indian Wells dopo quella del 2015, giocata in coppia con Fabio Fognini e persa contro Jack Sock e Vasek Pospisil.