Il suo sogno si è infranto: finisce la corsa dell’asso del tennis | Cosa è successo in questi minuti
Incredibile svolta durante il match più atteso. Il tennista ora dovrà guadagnare nuovo credito dopo gli ultimi comportamenti.
Uno sportivo è tale in campo e fuori. In questo caso, al di là dello sport che pratica ad alti livelli per guadagnarsi da vivere, contano gli atteggiamenti e quei comportamenti da vero atleta. Il rispetto e l’educazione in primis.
Fare sport significa fin da subito imparare le regole e convivere con esse. Crescendo ci si può imbattere in situazioni controverse ed esattamente come un atleta che sbaglia, lo stesso può accadere a un arbitro o a un giudice di linea.
L’ultimo episodio ha fatto davvero clamore e le immagini hanno fatto il giro del web. Si sono create praticamente due fazioni: coloro che credono nella buona fede del protagonista di questa vicenda e chi invece ha condannato senza mezze misure ciò che ha visto.
Quest’ultimo filone ha il sapore di una sconfitta definitiva. Prima ancora della squalifica e del punteggio, il personaggio perde molti punti nel campionato della credibilità. Ecco che cosa è successo e perché ora la carriera del tennista ha decisamente preso una brutta piega.
L’anti Sinner
Abbiamo osannato e celebrato il nostro Jannik Sinner per essere un eccellente esempio di normalità. Quel compagno di banco dalla faccia pulita che, se può, è pronto a condividere con te anche la merenda. In campo finora si è comportato in maniera esemplare.
Esistono però anche anti eroi o personaggi che non si distinguono per azioni virtuose in campo. È il caso del tennista Andrey Rublev, protagonista di una vicenda davvero grottesca che poco o nulla ha da spartire con il tennis. Ecco cosa è successo proprio nelle ultime ore.
Squalifica e figuraccia in mondovisione
È successo di nuovo all’ATP Dubai 2024. Protagonista di una scenata senza senso il tennista Andrey Rublev, capace di sfogare la sua ira contro il giudice di linea ed essere così squalificato per aver probabilmente insultato il direttore di gara in russo.
Dopo una consultazione tra l’arbitro e il suo assistente infatti Rublev è stato smascherato. Non è la prima volta che accade un fatto del genere nel tennis e forse qualche riflessione in più diventa necessaria. Anche qui, come avvenuto nel calcio, l’aiuto tecnologico (sotto forma di VAR) avrebbe forse aiutato a capire se la reazione dell’atleta fosse o meno “giustificata”. Non resta che fidarsi o meno del ragazzo e continuare a credere nella semplicità dei migliori atleti.