“Voglio lui in panchina”: Milan, non c’è più niente da fare per Pioli | Scelto già il suo sostituto
Subito fuori dalla Champions e mai in corsa per lo scudetto, per i rossoneri è stata un’altra annata deludente: il tecnico paga per tutti.
Gli allenatori si dividono in categorie, così come i calciatori e in generale buona parte dei settori professionali. Il caso dei tecnici, tuttavia, è differente e molto particolare. Perché se un giocatore lo si giudica dalle qualità balistiche mostrate sul campo, ad inizio carriera tutti gli allenatori sono uguali.
Per notare le differenze bisogna aspettare i primi anni di carriera e considerare diverse variabili. Dalla capacità di centrare gli obiettivi al rapporto che si sa costruire con lo spogliatoio. Ultima variabile, ma non certo in ordine di importanza, è la qualità del gioco espressa, che tuttavia ha valore quasi esclusivamente per i tecnici che allenano top club.
La questione è nota. Se si lotta per la salvezza conta quasi esclusivamente il risultato, se invece l’obiettivo è vincere un campionato o una coppa, non sempre iscrivere il nome della propria squadra nell’albo d’oro è sufficiente per conservare il posto. Accompagnare i successi con una cifra di gioco gradevole è un “plus” sempre meno accessorio, anche per il calcio italiano, storicamente aggrappato ai risultati.
Del resto la cavalcata scudetto dello scorso anno compiuta dal Napoli di Luciano Spalletti non sarebbe entrata di diritto nella storia del calcio italiano e non solo se non fosse stata accompagnata da un gioco così spettacolare e sulla stessa scia, seppur partendo da principi diversi, sembra essere l’Inter di Simone Inzaghi.
Milan, in bilico il futuro di Pioli: la “sentenza” dei tifosi
Insomma, vincere può non bastare per conservare il proprio posto, ma a questa eventualità non vuole neppure pensare Stefano Pioli. L’allenatore del Milan, campione d’Italia nel 2022 con i rossoneri, è sotto contratto fino al giugno 2025, ma sembra avere a disposizione una sola “cartuccia” per restare al proprio posto, ovvero fare più strada possibile in Europa League.
Mettere in bacheca l’unico trofeo internazionale mai vinto dal Milan consegnerebbe il tecnico emiliano alla leggenda del club rossonero, eppure il feeling con la tifoseria, oltre che quello con la proprietà, non sembra più incrollabile come era fino a qualche mese fa. I tempi del “Pioli is on fire” sono lontani e il popolo rossonero pare avere già voltato pagina.
Rivoluzione Milan, il popolo rossonero sceglie il nuovo allenatore
Del resto vedere i cugini dell’Inter dominare il campionato, vincere gli ultimi cinque derby disputati e infliggere distacchi abissali alla concorrenza non è facile da digerire per una tifoseria che durante l’era Berlusconi si era abituata a vincere a ripetizione. Si aggiunga il fatto che i nerazzurri si avviano a conquistare il 20° scudetto della propria storia ed ecco spiegata la voglia di cambiare. Magari per rivolgersi a un grande “nemico”.
Sui social, infatti, i tifosi del Milan sembrano avere già individuato in Antonio Conte l’allenatore ideale per aprire un nuovo ciclo. Dell’ex allenatore di Juventus e Inter, inattivo da un anno, ai tifosi del Milan piace soprattutto la grinta. “Ha un carattere che al Milan, ora come ora, manca sia a livello di dirigenza che di panchina” si legge in uno dei tanti tweet sul tema. Il nome del tecnico salentino è sicuramente tenuto in considerazione ai piani alti del Milan, ma Pioli ha ancora qualche mese per provare a far parlare il campo…