Tennis, Sinner e Alcaraz ‘fuori dai giochi’ | Verdetto ufficiale: purtroppo è tutto vero
Il campione degli Australian Open è vicino al sorpasso allo spagnolo nel ranking ATP: ma per entrambi arriva una delusione inattesa.
Dopo l’”antipasto” degli Australian Open e dei primi tornei della stagione sul veloce indoor, il 2024 del tennis entra nel vivo in vista dell’inizio della primavera. I primi due Masters 1000 della stagione, a Indian Wells e Miami, sono particolarmente attesi da protagonisti e appassionati.
I motivi sono molteplici, a iniziare dalle entry list che li caratterizzano. Per la prima volta dopo cinque anni, infatti, due dei tornei più ricchi degli Stati Uniti riavranno tra i partecipanti Novak Djokovic, fuori dai giochi fino al 2023 per i noti motivi legati al rifiuto del serbo di sottoporsi al vaccino contro il Coronavirus.
Per Nole peraltro sarà un’occasione importante per mettere punti in cascina e difendere il primato nel ranking ATP. Non avendo preso parte al “Sunshine swing” nel 2024, infatti, Djokovic non avrà punti da scartare, ma solo da guadagnare, scenario che lo pone al riparo da sorprese negative anche qualora il fuoriclasse di Belgrado non riuscisse ad arrivare in finale e trionfare.
Fino a Wimbledon, quindi, il primato di Novak pare inattaccabile, al netto di ciò che potrà accadere durante la lunga stagione sulla terra rossa. Da Roma a Montecarlo, fino al Roland Garros, mai come quest’anno c’è curiosità per scoprire se i campioni della nuova generazione riusciranno ad accelerare i tempi di quel passaggio di consegne già avviatosi nei mesi scorsi.
Sinner e Alcaraz, sfida lanciata a Djokovic: il verdetto di un ex numero 1
Ad oggi, infatti, il tennista più chiacchierato al mondo è Jannik Sinner. Dopo il trionfo a Melbourne l’altoatesino ha vinto anche il torneo di Rotterdam e negli Stati Uniti si presenterà tra i favoriti, con l’ambizione di scalare un’altra posizione in classifica. Dopo Daniil Medvedev, scivolato al numero 4 del ranking ATP, ora nel mirino di Jan c’è infatti Carlos Alcaraz.
Il sorpasso nei confronti dello spagnolo, vincitore a Indian Wells nel 2023 dopo aver sconfitto in finale proprio Medvedev, sembra possibile almeno guardando i diversi stati di forma dei due Golden Boys del tennis mondiale. Sinner è in versione Re Mida, mentre Alcaraz è andato incontro ad una netta flessione dopo aver vinto a Wimbleon nel 2023. Ad accomunarli, però, ci sono gli “strali” di un grande ex.
Andy Roddick incorona Djokovic: “È il GOAT indiscusso”
Andy Roddick ha preso posizione in merito all’eterno dibattito sul GOAT. Ebbene, in una puntata del proprio podcast, “Served with Andy Roddick”, lo statunitense non ha lasciato scampo ai due Millennials. Almeno per il momento, secondo l’ex numero 1 del mondo la palma del tennista più forte di tutti i tempi è un affare tra i Big Three che hanno dominato la scena negli ultimi 20 anni: Djokovic, Roger Federer e Rafa Nadal. Con, però, un dominatore ben chiaro: “Puoi sostenere che ti piaccia di più l’uno o l’altro, ma credere che Novak non sia il GOAT considerando i numeri e i curriculum è come essere ignoranti” la sentenza di Roddick.
Insomma, ai giovani non resta che continuare a crescere e provare ad avvicinare il palmares-monstre del serbo. Roddick è poi entrato nel merito delle differenze tra Nole, Roger e Rafa: “Vedi Federer e ti rendi conto di quanto sia incredibile il suo tennis. Mentre Nadal stupisce chiunque con la sua intensità, ma è più difficile capire la grandezza di Djokovic. Alle persone piacciono le cose semplici. Forse il gioco di Djokovic non è facile da semplificare per uno spettatore di tennis inesperto, ma ha una precisione incredibile, ti costringe a correre rischi impossibili”.