Milan, la nostra storia è ai titoli di coda: ‘Colpa di Pioli’ | Spaccatura totale e addio a luglio
L’avventura per il calciatore rossonero è oramai ai titoli di coda: divisione totale con Pioli e addio al termine della stagione
Il Milan di Stefano Pioli non sta vivendo il suo miglior periodo di forma. Dall’incredibile Scudetto vinto nella stagione 2021-2022, i rossoneri non sono stati in grado di vincere un trofeo, rischiando di rimanere l’ennesima stagione a secco.
Ciò indubbiamente inficia sulla permanenza del mister, il quale ha sicuramente rivoluzionato l’idea tattica del Milan e l’ha riportato sulla vetta d’Italia, ma una squadra così importante necessita di risultati continui, che lui attualmente non sta garantendo.
I rossoneri possono ambire ad un unico trofeo in questa stagione, l’Europa League. Nella doppia sfida contro il Rennes di Julien Stèphan hanno avuto la meglio, qualificandosi agli ottavi di finale della competizione, nei quali hanno pescato lo Slavia Praga.
La Coppa Italia è già sfumata ai quarti di finale contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, così come l’idea di vincere il campionato, poichè nonostante manchino tante giornate alla fine, l’Inter di Simone Inzaghi è troppo avanti, e non sembra dare alcun segnale di cedimento.
Potenziale inespresso
I rossoneri sono una delle squadre più colpite in Europa dagli infortuni. Attualmente hanno recuperato tutti, ma fino ad ora il bollettino medico ha contato 33 casi in totale, dei quali 27 di natura muscolare e 6 di lesioni.
Ciò ha permesso ad alcuni calciatori di avere più spazio, avendo così la possibilità di dimostrare il proprio potenziale, ma molti di questi non ci sono riusciti. Che sia per motivazioni personali o per un’ipotetica cattiva gestione, il Milan senza i soliti undici titolari, non gira.
Probabile addio
Uno dei calciatori sopracitati è Filippo Terracciano. L’esterno classe 2003 è arrivato nel calciomercato invernale per una cifra vicina ai 4.5 milioni di euro ed è stato acquistato per la sua duttilità che gli permette di ricoprire più ruoli: terzino, mezz’ala ed esterno di centrocampo.
Questa sua qualità non è stata però abbastanza per essere inserito stabilmente all’interno di un match, tanto da collezionare solo 52 minuti totali, spalmati in 4 presenze: 1 in Serie A, 2 in Europa League e 1 in Coppa Italia. Certamente non è semplice passare da un ambiente come quello dell’Hellas Verona al Milan, due tipi di pressione e ambizione differenti, ma nonostante sia una squadra basata su un progetto giovane, non c’è così tanto tempo per adattarsi, il che potrebbe significare una possibile cessione al termine della stagione.