“Voleva restare ma…”: Milan, la verità è venuta fuori | Cessione ufficiale e annuncio a sorpresa
La rivelazione che non ti aspetti: tifosi rossoneri sotto shock dopo l’annuncio che cambia la storia del club.
Dopo due terzi di stagione già alle spalle, il Milan si trova con un solo obiettivo ormai raggiungibile. Andare più avanti possibile in Europa League, torneo nel quale i rossoneri sono “precipitati” dopo il terzo posto nel “girone di ferro” di Champions League che comprendeva anche PSG, Borussia Dortmund e Newcastle.
Non era certo questo ciò che la società si era prefigurata in estate, quando una sessione di calciomercato particolarmente dispendiosa oltre che ricca di operazioni aveva stravolto la rosa di Stefano Pioli, che per la propria quarta stagione intera sulla panchina rossonera si trovava per le mani un organico completo in ogni reparto.
Le alternative messe a disposizione del tecnico emiliano soprattutto in attacco lasciavano immaginare che il Diavolo, grazie a una saggia turnazione, potesse restare in corsa fino alla fine su tutti i fronti: Coppa Italia, Europa e Serie A, dove fin da agosto il duello annunciato era quello con l’Inter per la conquista della seconda stella.
Come sono andate le cose lo sanno tutti, a partire dai tifosi rossoneri, che a febbraio sono spettatori forzati delle notti di Champions, lo saranno ad aprile delle semifinali di Coppa Italia e soprattutto hanno risposto le speranze di contrastare i cugini, avviati quasi senza ostacoli verso il 20° scudetto.
Zlatan Ibrahimovic, il suo ruolo nel nuovo Milan
Le cause di un’annata inferiore alle aspettative sono state tante, a partire dal lungo ambientamento di alcuni dei nuovi fino all’incredibile sequenza di infortuni che in inverno ha ridotto all’osso la rosa e di conseguenza reso impossibile per Pioli distribuire le forze con le tante partite a disposizione.
Per cercare di correre ai ripari durante la stagione il club è intervenuto richiamando Zlatan Ibrahimovic, che da fine 2023 riveste il ruolo di consigliere del presidente Gerry Cardinale, ma che è in realtà un team manager aggiunto, viaggiando sempre insieme alla squadra, assistendo alle partite dalla tv e entrando spesso negli spogliatoi. Un ulteriore esempio del profondo “milanismo” dell’ex attaccante svedese, riguardo al quale è emerso un ulteriore retroscena.
Milan, retroscena Ibra: parla Adriano Galliani
Intervistato da La Gazzetta dello Sport alla vigilia del suo “derby del cuore”, infatti, Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza e dirigente storico del Milan berlusconiano, ha infatti rivelato che Ibra non avrebbe voluto lasciare i rossoneri nel 2012, anno del suo trasferimento al PSG: “Nel 2012 Ibra voleva restare e io gli dissi che sarebbe rimasto, ma lo vendemmo perché le circostanze non consentivano altro – ha detto Galliani – Ibra non mi parlò per due anni: pensava lo avessi tradito. Poi abbiamo ricucito. Il suo amore per il Milan era troppo grande”.
Zlatan sarebbe tornato al Milan nel gennaio 2020, con un’altra società, ma la sua storia in rossonero sarebbe potuta iniziare molto prima: “Nel 2006 Braida stava preparando gli ultimi dettagli, poi intervenne Calciopoli – ha aggiunto Galliani – Milan retrocesso e poi riammesso con 30 punti di penalizzazione. Per gli stessi motivi, Ibra stava lasciando la Juve e l’Inter ci sorpassò”. Ma si sa: certi amori fanno giri immensi…